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ITALIA

Trattative per il nuovo governo

Di Maio: con Lega si può fare buon lavoro. Dietrofont del Cav: Matteo è il nostro leader

"Ho avuto modo di testare la sua affidabilità e sono sicuro che se firma un contratto di governo tiene fede ai patti” dice il leader dei 5Stelle. Intanto Berlusconi spiega - dopo le 'incomprensioni' di ieri - che non c'è nessun contatto con il Pd. Per il Capo dello Stato week end di riflessione

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"Credo fortemente nel fatto che con la Lega di Matteo Salvini si possa fare un buon lavoro per questo Paese. Possiamo fare cose molto importanti, so che momento sta passando la Lega ma ho avuto modo di testare la sua affidabilità e sono sicuro che se firma un contratto di governo tiene fede ai patti”. Così Luigi Di Maio intervenendo al Salone del Mobile di Milano. Il leader dei 5 Stelle torna a tendere la mano a Salvini per formare il nuovo governo. Ora la palla passa al leader del Carroccio che si trova ad un bivio: accettare l'invito e sganciarsi da Berlusconi (con il quale i grillini non vogliono alleanze) o rifiutarlo ed insistere a chiedere ai 5 Stelle di sedersi a un tavolo e dialogare con l'intero centrodestra.


Berlusconi: Salvini resta il nostro leader. Nessun contatto con il Pd
"Il centrodestra sta bene, molto bene. Ho appena parlato con Giancarlo Giorgetti, e quindi siamo sempre e assolutamente convinti che dobbiamo fare un governo. Il centrodestra è unito e Matteo Salvini deve essere il leader. Tutto come prima". Parola di Silvio Berlusconi dopo lo scontro a distanza di ieri con il leader della Lega. E ha spiegato: "Non ho mai detto di volere un governo con i voti del Pd. Non c'è nessun contatto in atto con il Pd. Ho solo detto che avremo dovuto presentarci in Parlamento con il nostro programma e raccogliere i voti di tutti coloro che non ritenessero cosa buona per l'Italia e per loro andare a nuove elezioni". Il Cavaliere si trova in Molise, dove domani si vota (per molti un test importante a livello nazionale). Il leader di Forza Italia è rimasto lì, ha deciso di non ripartire nel sabato di silenzio elettorale: ha dormito a Campobasso ed è atteso ad Isernia per visitare il mercato settimanale. Poi si recherà Bagnoli del Trigno. 

La giornata di ieri per il centrodestra è stata particolarmente difficile. Dopo la salita al Colle del Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati che ha rimesso il mandato al Capo dello Stato - a seguito della due giorni di consultazioni con le diverse forze poiltiche - per individuare la maggioranza parlamentare atta a far partire il nuovo esecutivo, si è consumato lo strappo tra Forza Italia e Lega. Matteo Salvini - continua a ripetere - che eventuali accordi con il M5s si potranno raggiungere solo se il dialogo avviene con l'intero centrodestra. Mentre i 5Stelle, capitanati da Luigi Di Maio, escludono questa ipotesi, ribadendo che non si può andare oltre certi limiti. In pratica il veto su Silvio Berlusconi non cade. E proprio il Cavaliere - a questo punto - ha lanciato la sua 'proposta' per far partire il nuovo esecutivo: tendere una mano al 'nemico storico', il Pd. I numeri per governare - ha detto dal Molise - li troviamo nei gruppi misti e tra gli esponenti Dem. Parole che hanno scatenato una dura reazione da parte del leader del Carroccio che da sempre ha escluso qualsiasi convergenza con il 'partito di Matteo Renzi': non ci stiamo. Se vuole fare un governo con loro, lo farà senza la Lega.

Per stemperare il clima incandescente, Berlusconi ieri sera si è affidato a un tweet: "lasciamo l'odio agli altri, noi andiamo avanti con il sorriso insieme a persone #perbene. Forza #DonatoToma, Forza #Molise! #forzaitalia". 



Il Cavaliere ha ribadito inoltre - in queste ultime ore  - che il M5s rappresenta un pericolo reale per l'Italia:"è un movimento pauperista e pericoloso, perchè potrebbe toglierci la liberta'". Ed ha aggiunto: "Contro di noi abbiamo un cubista. Uno così, che non ha mai fatto nulla". Berlusconi ieri ha utilizzato parole molto forti contro i grillini. A sua difesa oggi è scesa in campo Mariastella Gelmini che sottolineato: "la sua è stata una reazione umana. Non ha mai chiesto nulla per se stesso, ha messo a disposizione i parlamentari e i suoi voti per costruire un governo e questa disponibilità non viene accettata da tutti". E aggiunge: "confido nell'unità del centrodestra", segno di rispetto nei confronti degli elettori. Responsabilità deve prevalere".

Il Pd in questo scenario continua a ribadire la sua linea: faremo opposizione con coscienza, come hanno deciso gli elettori lo scorso 4 marzo. Nessun cedimento al corteggiamento da parte dei 5Stelle. Nessuna replica alle parole di Berlusconi che cerca i 'numeri' per governare tra alcuni dei loro esponenti. Il segretario reggente Maurizio Martina non si sbilancia e da Milano dice: "attendiamo indicazioni dal Colle. Noi vogliamo essere assolutamente rispettosi di questo passaggio che il Presidente sta facendo". Intanto il Portavoce dell'ex premier Matteo Renzi, smentisce eventuali contatti con Davide Casaleggio: "nessuna interlocuzione, i due non si conoscono". Il Capo dello Stato si è preso due giorni di riflessione. Poi si torna al lavoro per cercare di individuare la maggioranza parlamentare per dare un governo al Paese.