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ECONOMIA

Salvini: Ue vuole impedire a italiani di tornare a vivere

Manovra. Conte e Tria stasera a Bruxelles per convincere Juncker e Moscovici a dare tempo al governo

Si parla di sei mesi, prima di attuare la procedura di infrazione. La scommessa è che nel frattempo l'economia riprenderà a girare, favorita dalle misure per gli investimenti previste in manovra. Le opposizioni: Italia sempre più isolata. Pmi: "Paura che finisca in una Caporetto"

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Riflettori puntati sull'appuntamento europeo del premier Giuseppe Conte che stasera a Bruxelles, incontrerà i vertici della Commissione europea per discutere della manovra e cercare di convincere Juncker e Moscovici a dare tempo al governo, si parla di sei mesi, prima di attuare la procedura di infrazione. La scommessa è che nel frattempo l'economia riprenderà a girare, favorita dalle misure per gli investimenti previste in manovra.

Conte: "Non rinunciamo a riforme, negozieremo con Juncker"
"Non so perchè i giornali scrivano di cambiamenti. Ho parlato di rimodulazione alla luce delle determinazioni del Parlamento - ha detto il premier, Giuseppe Conte, a margine del Forum Med - La legge di Bilancio viene approvata dal Parlamento, quindi stiamo a vedere poi queste eventuali rimodulazioni che verrano fatte, ma nessuno ha mai ragionato di rinunciare a quelle che sono le riforme qualificanti del nostro programma di governo. Noi abbiamo fatto un piano, un budget molto preciso, ora stiamo definendo nei dettagli le misure di questa riforme, poi arriveranno le relazioni tecniche sull'impatto economico di queste riforme, euro più, euro meno e sapremo l'impatto", ha aggiunto. "Rimarrà tutto, le faremo, le abbiamo promesse e chiaramente è una manovra impostata che va realizzata nel modo in cui è stata impostata con gli obiettivi che ci siamo prefissi,  quindi ribadiremo la convinzione in questa manovra", ha proseguito Conte.

"Con Juncker negozieremo a oltranza nella misura in cui siamo disponibili a un dialogo costruttivo. Non dico parole a vanvera, siamo convinti che è interesse dell'Italia e dell'Europa che questa negoziazione debba mantenersi aperta", ha concluso il premier.

Appuntamento alle 19.30 nel palazzo della Commissione
Appuntamento alle 19:30, nel palazzo della Commissione per una cena leggera che dovrebbe terminare per le 21:30. 'Piatto forte' la manovra del governo del cambiamento che a Bruxelles risulta 'indigesta' soprattutto per i saldi che l'esecutivo Conte al momento non ha alcuna intenzione di cambiare, cioè correggere l'obiettivo di rapporto deficit/Pil per il 2019 al 2,4%.

Conte: "Dirò che il governo italiano vuole garantire l'obiettivo della stabilità finanziaria"
Al confronto con Juncker, Conte sarà accompagnato dal ministro dell'Economia Giovanni Tria, mentre per parte Ue siederanno i commissari Pierre Moscovici, e Valdis Dombrovskis. "Alla Commissione dirò che il governo italiano vuole garantire l'obiettivo della stabilità finanziaria", ha spiegato Conte, parlando da Napoli. "Da questo punto di vista siamo assolutamente concentrati nel raggiungimento di questo obiettivo. Ma è anche vero che per perseguirlo, la linea migliore, il modo migliore è quello di assecondare e promuovere la crescita. Diversamente andremo in recessione".

Da settimane il premier va ripetendo che il suo obiettivo è di "spiegare" l'impianto della legge di bilancio, che comunque rimane "confermato", ai partner europei, con i quali intende portare avanti un "dialogo costruttivo". E' una manovra "ben studiata", ha rivendicato Conte, "orientata alla riduzione del debito, obiettivo che abbiamo in comune con l'Ue", attraverso un "piano di riforme" e al sostegno della "crescita economica" nel Paese. Fonti di Palazzo Chigi sottolineano che il governo si pone con "responsabilita'" davanti all'avvio della trattativa con l'Ue. L'esecutivo "vigila" con attenzione l'andamento dello spread Btp-Bund, si rimarca, ma è "determinato a seguire la strada della crescita".

Oltre all'insistenza su riforme e crescita, uno dei pochi margini che il governo potrebbe ottenere è sulla tempistica. L'Italia chiederà "tempi di attuazione molto distesi" se l'Ecofin, accogliendo la proposta della Commissione europea, dovesse formalizzare la procedura di infrazione per deficit eccessivo dovuta al calo insufficiente del rapporto debito/Pil, ha anticipato ieri Conte, durante l'informativa alla Camera.

Moscovici: "Porta resta sempre aperta a autorità italiane"
Uno spiraglio è arrivato ieri da Moscovici: "La mia porta resta aperta alle autorità italiane e sono convinto che potremo accordarci su soluzioni condivise nell'interesse degli italiani e della zona euro, è un percorso esigente ma praticabile, voglio crederci", ha scritto sul suo blog il responsabile agli Affari economici della commissione.Moscovici ha poi ribadito che "è giustificato" quanto indicato mercoledì all'annuncio del giudizio negativo sulla legge di bilancio italiana e della conclusione che una procedura per violazione della regola del debito.

"La nostra opinione è la conseguenza logica e attesa della decisione dell'Italia di non rispettare le regole per il 2019 lasciando aumentare il deficit pubblico, previsto al 2,4% del Pil invece dello 0,8% promesso a luglio, cosa che farà aumentare ancora il debito pubblico', ha aggiunto. "Il nostro obiettivo - ha chiarito - non è sanzionare le autorità italiane nè di intervenire negli affari interni dell'Italia, ma di far rispettare le regole" sottoscritte da tutti gli Stati Ue.

Ma la missione di Conte e del governo si preannuncia tutta in salita e i margini di trattativa molto ristretti. Dal Tesoro si invita alla prudenza. Oggi il governo si troverà davanti "all'inizio di un negoziato delicato", si sottolinea, che ha come "obiettivo arrivare ad un accordo con l'Ue" in una trattativa complessa attorno alla quale sarebbe meglio mantenere il "massimo riserbo". Se, come annunciato, non ci saranno correzioni sui saldi, non appaiono esserci le condizioni per una risposta positiva da parte della commissione. Così come l'esecutivo Ue dovrebbe respingere al mittente ogni ragionamento, esplicitato da Conte anche nei giorni scorsi, su una attribuzione delle responsabilità sul debito al governo al governo precedente perchè riferito al 2017.

Di Maio: "Effetti si vedranno a fine anno"
Uno dei pochi margini, quindi, potrebbe essere una distensione dei tempi, evocata anche dai due vice premier, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, nelle loro dichiarazioni odierne. "Quando la manovra sarà approvata definitivamente entro fine anno, e si vedranno le nuove misure, tutti capiranno", ha garantito il capo politico dei 5 stelle. "Quando dico che i mercati capiranno - ha precisato - non dico che dovranno farsene una ragione, dico che questi sono stati giorni di tensione con Bruxelles, stava per arrivare la procedura di infrazione, sono giorni in cui la manovra è ancora in discussione, quindi si può avere  il timore che possa partire un emendamento in aula che possa  peggiorarla".

Di Maio - oggi- ha inoltre ribadito che non ci saranno cambiamenti su reddito di cittadinanza e quota 100. E spiega: "Abbiamo investito in queste due misure per liberare posti di lavoro e inserire giovani e meno giovani formandoli con il reddito di cittadinanza. Su queste due misure non è ipotizzabile ridurre la platea". 

Salvini: "Rispetto per l'Italia"
"Se fossi a cena con Juncker chiederei rispetto: non hanno detto nulla su manovre economiche del passato che hanno fatto male all'Italia e hanno impoverito gli italiani e gli chiederei 12 mesi di attenzione a quello che succederà, noi siamo convinti che l'Italia starà meglio tra 12 mesi", ha sostenuto, dal canto suo, Salvini. "Mandare ispettori - ha proseguito il vicepremier leghista - sanzioni, minacce, ricatti, ritorsioni, no. Noi non vogliamo litigare con nessuno, quindi, il presidente del Consiglio ha il mio e il nostro mandato di andare a dialogare, a rasserenare e spiegare le riforme in essere: il codice degli appalti, la sburocratizzazione, l'anticorruzione, l'antimafia, il decreto sicurezza che porta il mio nome e quindi io son convinto che l'Europa ci lascerà lavorare tranquillamente". 

Il ministro dell'Interno poi prosegue: "Le ultime cinque manovre del Pd - ha scritto di buon'ora su Twitter il vicepremier leaeder della Lega- hanno aumentato il debito pubblico di 300 miliardi di euro e la disoccupazione è esplosa. Io voglio che gli italiani tornino a vivere, smontando la legge Fornero e riducendo le tasse. Perché l'Europa me lo vuole impedire???".


Le opposizioni: Italia isolata. Pericolo spread
C'è preoccupazione da parte delle opposizioni per la linea adottata dal governo italiano nei confronti di Bruxelles. Dal profilo twitter, Matteo Renzi attacca: "Bonus 80 euro confermato. Bonus cultura recuperato. Bonus Bebe' reintrodotto. Bonus professori ok. Prima quintali di fango contro i Bonus di Renzi e adesso ci copiano. E allora copiate anche la legge di Bilancio presentata alla Leopolda. Si dimezza lo spread, si abbassano le tasse".


Il coordinatore di +Europa, Benedetto Dalla Vedova è preoccupato per l'isolamento politico in cui versa il nostro Paese: "L'Italia perde autorevolezza e peso nelle decisioni su dossier importanti per la nostra economia e la nostra sicurezza".  

Pmi: "Paura che finisca in una Caporetto"
Preoccupazione è stata espressa anche dalle pmi di Confindustria, il 98% delle associate. Il leader della Piccola Industria, Carlo Robiglio descrive il clima nelle imprese, tra Governo e manovra: "L'imprenditore non ha paura delle difficoltà, ha paura dell'incertezza, delle cose non chiare". E "mai come in questo momento vede incertezza quindi blocca gli investimenti", c'è chi "ha paura che finisca in una Caporetto".