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POLITICA

Il vicepremier a Porta a porta

Manovra, Salvini: 2,4% non è nei 10 comandamenti

Gli sherpa dell'Ecofin: via libera all'opinione della Commissione Ue sulla manovra italiana

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Matteo Salvini (Foto LaPresse)
"Con l'Europa sono convinto che l'accordo lo troveremo, perché a noi non interessa litigare e neanche a Bruxelles interessa mandare i commissari e gli ispettori in giro per l'Italia".

Lo ha detto il ministro dell'Interno e vicepremier, Matteo Salvini, a Porta in onda stasera, rispondendo a una domanda sul rapporto deficit-Pil previsto dalla legge di bilancio.

Il 2,4% di rapporto deficit/Pil nella manovra "non è nei dieci comandamenti della Bibbia. Se invece di 6,5 miliardi di euro per smontare la Fornero, i tecnici ci diranno che ne bastano 5,5, il miliardo in più lo sposteremo sugli investimenti". Così il ministro dell'Interno Salvini a 'Porta a Porta'.

Intanto, l'approdo in Aula della manovra è confermato per lunedì prossimo, 3 dicembre, nel pomeriggio, con la discussione generale. Da martedì inizierà l'esame del provvedimento con le votazioni. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo di Montecitorio. Il governo, viene riferito al termine della riunione, ha "parlato dell'opzione fiducia" che, comunque, potrà essere messa sulla manovra non prima della fine della discussione generale e non prima di martedì, viene sottolineato.

La conferenza dei capigruppo di Montecitorio ha quindi confermato il calendario iniziale sulla manovra: approda in Aula lunedì prossimo, con esame e inizio votazioni da martedì 4 dicembre e possibile prosecuzione dei lavori nelle giornate di mercoledì 5 e giovedì 6 dicembre, compreso venerdì 7.

Tuttavia, viene riferito, durante la riunione il governo, con il ministro Riccardo Fraccaro, ha "parlato di opzione fiducia sulla manovra". Quindi, viene spiegato, la questione di fiducia potrebbe essere posta nella giornata di martedì e votata l'indomani.

Ok sherpa Ecofin a bocciatura commissione
Si registra in serata il via libera degli sherpa dell'Ecofin all'opinione della Commissione Ue sulla manovra italiana, cioè una bocciatura, nella quale si ritiene giustificata l'apertura della procedura per deficit eccessivo. Lo fanno sapere fonti del Consiglio Ue.

Gli sherpa dell'Ecofin (Efc) "considerano un fattore aggravante che in risposta all'opinione della Commissione che chiedeva di sottomettere un documento programmatico di bilancio aggiornato, l'Italia ha inviato un piano che conferma i target di bilancio del 2019": è quanto si legge nell'opinione dell'Efc.

Per l'Efc "il debito pubblico italiano resta una grande fonte di vulnerabilità per l'economia. Le misure sulle pensioni insieme all'avverso trend demografico, possono toccare negativamente il trend positivo generato dalle riforme delle pensioni passate e indebolire la sostenibilità a lungo termine delle finanze". Già "messa in pericolo dall'aumento dei tassi sui bond nel 2018, e potrebbe peggiorare" se risalissero i tassi. L'alto costo del servizio del debito "pesa sulla spesa produttiva".

Per gli sherpa dell'Ecofin (Efc) l'Italia viola la regola del debito ed una procedura è giustificata, ma a conclusione della loro opinione restano aperti agli sviluppi sul fronte della trattativa Roma-Bruxelles: "ulteriori elementi potrebbero emergere dal dialogo in corso tra la Commissione e il governo italiano", si legge nell'opinione approvata dall'Efc.