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MONDO

Riforma di Dublino

Migranti, vertice Ue in Lussemburgo. Germania critica: non è solo l'Italia a opporsi alla riforma

Salvini: in Lussemburgo passo indietro, noi diremo no al regolamento che tratterrebbe migranti irregolari in Italia per più tempo

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Il Commissario Avramopoulos (Foto: Ue)
Oggi a Lussemburgo il Consiglio europeo dei ministri degli Interni dei 28 sul tema dei migranti non vedrà la presenza di Matteo Salvini, fermato in Italia dal voto di fiducia al nuovo governo in Parlamento. Ma la linea politica dell'Italia è chiara. "Un messaggio per l'Europa? Noi vogliamo far parte di questa comunità di popoli, difendendo i diritti di tutti e l'Italia, come dice la presidente Merkel, non può essere lasciata sola di fronte a un fenomeno epocale come quello dell'immigrazione. Purtroppo in Lussemburgo proporranno un passo indietro e non un passo avanti. E noi diremo 'no' al regolamento che tratterebbe per più tempo i migranti irregolari in Italia. È un appello che voglio fare con il cuore: vogliamo fare parte di questa comunità ma con pari diritti". Questa era stata la dichiarazione del ministro Matteo Salvini ieri a Fiumicino.

Germania critica: contrari a proposta riforma di Dublino
La Germania "è critica" su alcuni punti della proposta della presidenza bulgara di riforma del regolamento di Dublino e "così com'è" non accetterà di approvarla". Lo ribadisce il segretario di Stato agli Interni tedesco, Stephan Mayer, arrivando a Lussemburgo per il Consiglio Ue Affari interni. "Sono profondamente convinto che non sia solo l'Italia a questo stadio, a opporsi alla riforma del sistema europeo di asilo - ha detto Mayer rispondendo alle domande dei giornalisti - le critiche vengono anche dai paesi di Visegrad e anche la Germania critica alcuni punti specifici". Mayer ha ricordato che anche il Governo Gentiloni "aveva espresso le sue critiche" alla bozza bulgara. "Noi siamo aperti a una discussione costruttiva sulla proposta della presidenza bulgara ma allo stato attuale non la accetteremo", ha ribadito.

Ministro Svezia: accordo complicato da vittoria delle destre
Le elezioni in Italia e Slovenia con il prevalere di maggioranze di destra rende "più problematico" un accordo di compromesso sulla riforma di Dublino. Lo dice Helene Fritzon, ministro svedese per la migrazione e vice ministro della Giustizia, arrivando a Lussemburgo per il Consiglio Ue Affari interni. "La presidenza bulgara oggi ha un'ambizione molto alta, l'Europa ha bisogno di un compromesso - ha detto Fritzon - ma ci sono state delle elezioni in Europa in cui hanno prevalso partiti di destra e quindi c'è un problema per raggiungere un compromesso oggi". Il ministro svedese ha citato "l'Italia, ma anche la Slovenia: la discussione sarà più dura", ha detto. La Svezia lavora per una soluzione di "responsabilità e solidarietà". Quanto alla eventualità di un 'piano B', "questo riguarderà le prossime discussioni", ha aggiunto.

Le polemiche con la Tunisia 
"Chi in Tunisia si è offeso, sbaglia. Arrivano molte persone perbene, ma anche persone meno perbene. Sono pronto a incontrare il ministro tunisino la prossima settimana. L'obiettivo è far sì che ognuno stia meglio a casa sua". Così il ministro dell'Interno Matteo Salvini, in un comizio a Fiumicino. Una replica alla nota odierna del ministero degli Esteri tunisino- che ha convocato l'ambasciatore italiano-  nella quale si esprime stupore per le sue dichiarazioni sui migranti tunisini ("La Tunisia esporta spesso galeotti").

Lo "stupore" della Tunisia
La Tunisia esprime "il suo profondo stupore per le dichiarazioni del ministro degli Interni italiano sul dossier immigrazione". Lo si legge in una nota del ministero degli Esteri di Tunisi che oggi "ha ricevuto l'ambasciatore italiano per informarlo del grande stupore" per le dichiarazioni di Matteo Salvini che "non riflettono la cooperazione tra i due paesi nel campo della gestione dell'immigrazione e indicano una conoscenza incompleta dei vari meccanismi di coordinamento esistenti tra i servizi tunisini e italiani per affrontare questo fenomeno".

Nell'incontro con l'ambasciatore italiano a Tunisi, "il nostro Paese ha ribadito la sua volontà di continuare con il nuovo governo italiano sulla via del consolidamento dei rapporti di fraternità e di collaborazione strategica in vigore tra i due paesi", prosegue la nota del ministero tunisino, postata su Facebook.

Ricordando le frasi di Salvini, in Sicilia, in cui ha sottolineato che "la Tunisia, paese libero e democratico non manda in Italia gentiluomini, ma spesso e volentieri galeotti", la nota sottolinea che "il ministro degli Interni italiano ha incaricato" l'ambasciatore "di comunicare alle autorità tunisine che le sue dichiarazioni sono state riportate fuori dal contesto e che è pronto a sostenere la cooperazione" con Tunisi.

Salvini: "Disponibile a incontrare ministro Interno Tunisia"
"Saremo ben contenti di organizzare un incontro nel più breve tempo possibile con il collega ministro dell'Interno tunisino per rafforzare e rinsaldare i rapporti sul fronte immigrazione" ha scritto il ministro dell'Interno in una nota.

La frase che non è piaciuta: "La Tunisia esporta spesso galeotti"
Salvini è intenzionato a non dare chance a chi arriva in Italia da situazioni non ritenute minacciose per la libertà o la sopravvivenza. Un affondo, quello di Salvini, giunto ieri, nel giorno di un tragico naufragio proprio al largo della Tunisia e che viene visto "con apprensione" dal governo maghrebino. "In Italia ci sono 40mila irregolari tunisini, non abbiamo un piano preciso per far fronte a un rimpatrio di massa", spiegano fonti di Tunisi.

Il ministro, intanto, ha lanciato oggi un altro ultimatum all'Unione europea: sui migranti o ci aiuta o troveremo altre vie.

Oggi un altro ultimatum all'Ue: "L'Italia non è un campo profughi"
"Non ci sono bacchette magiche. Ma occorre dare dare un segnale concreto. Occorre buon senso. Quello degli sbarchi e dell'accoglienza di centinaia di migliaia di 'non profughi' non può continuare ad essere un problema solo italiano. O l'Europa ci dà una mano a mettere in sicurezza il nostro Paese, oppure dovremo scegliere altre vie". Cosi il ministro dell'Interno Matteo Salvini ribadisce anche oggi - sul suo profilo Twitter - la linea del governo italiano in materia di immigrazione clandestina. Il ministro dell'Interno- sottolinea - che il fenomeno dei flussi deve essere gestito non solo dal nostro Paese, ma anche dagli altri partner europei. 

"Con Orban cambieremo le regole Ue"
"Ho avuto una telefonata cordiale con il primo ministro ungherese Viktor Orban (il premier ungherese, ndr): lavoreremo per cambiare le regole di questa Unione europea" aggiunge in serata Salvini.

Sul bracciante ucciso in Calabria: "Assassini bestie, ma ghetti portano a scontri sociali"
"Certo che è grave quello che è successo a Gioia Tauro al sindacalista del Mali ucciso- dice a margine del comizio a Fiumicino-  Non si risolve alcun problema sparando. Ci sono delle indagini in corso e, prima di dare una sentenza, voglio capire alla fine il nome delle bestie che hanno compiuto questo gesto. L'immigrazione senza controllo, le tendopoli, i ghetti portano inevitabilmente allo scontro sociale. E piano piano, perché non abbiamo la bacchetta magica, porteremo la legalità in Calabria".

Macron: continuare il dialogo con l'Italia sui migranti
Sulla questione migranti interviene anche il presidente francese: "Il nostro auspicio è di continuare il dialogo con l'Italia, nessun Paese può trovare una soluzione da solo, né isolarsi", dice Emmanuel Macron annunciando che ne parlerà con il premier Giuseppe Conte al G7 in Canada. Parlando in conferenza stampa con il presidente del Niger Mahamadou Issoufou, Macron ha sottolineato che "possiamo lottare contro le grandi migrazioni solo se, insieme, ci impegniamo a lottare contro le sue cause profonde come l'insufficienza dello sviluppo in Africa, il terrorismo e i traffici in Sahel e Sahara".