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ITALIA

Riunione a Bruxelles del Comitato Politico e di sicurezza Ue

Migranti. Nuova tragedia a largo di Cipro: almeno 19 morti, 25 dispersi

La nave Open Arms sta facendo rotta verso la Spagna. 'Approdare in un porto italiano presenta molti fattori critici: il primo sono le parole del ministro Salvini, che ha definito bugie e insulti la nostra ricostruzione'. Sull'ultima tragedia del Mediterraneo, una giornalista tedesca della N-tv ha raccontato che un'altra bimba è morta sulla motovedetta libica: "La mamma l'aveva nascosta nel timore che la gettassero in mare". Almeno 19 migranti sono morti e una trentina risultano dispersi nel naufragio di un barcone a nord di Cipro. "Non un migrante di più in Italia", dice Salvini contro i movimenti secondari

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Nuova tragedia a largo di Cipro: 19 migranti sono morti, 25 dispersi. E' quanto riportamo i media turchi. Dalle prime indiscrezioni sull'imbarcazione si trovavano circa 160 persone. 

Secondo l'agenzia Anadolu, il naufragio ha avuto luogo al largo della città di Gialousa. Le ricerche dei dispersi sono ancora in corso. Cipro, membro dell'Unione europea e distante un centinaio di chilometri dalla costa siriana, non è mai stata una meta di sbarco privilegiata di rifugiati siriani come la Turchia e la Grecia. Da settembre del 2014, circa 1.700 migranti hanno raggiunto via mare le coste cipriote.



Nave con 40 migranti a bordo da giorni a largo della Tunisia
Una nave tunisina del gas, che ha salvato una quarantina di migranti, si trova a largo della Tunisia da diversi giorni. L'equipaggio fa sapere che Tunisia, Italia e Malta gli hanno negato l'attracco nei loro porti.

Orfini: barbarie senza fine
Sulla vicenda è subito intervenuto il Presidente nazionale dell'Assemblea del Pd, Matteo Orfini che con un tweet dice: "Un'altra nave, la #Sarost5, vaga da giorni per il mare dopo aver salvato 40 migranti. I viveri stanno finendo, a bordo ci sono anche un ferito e una donna incinta. Ma Malta, Tunisia e Italia non consentono l'approdo. La barbarie continua. #apriteiporti”. 

Scontro Salvini-Open Arms
Resta alta la tensione sul capitolo migranti dopo il violento scontro di ieri tra la Open Arms e il ministro dell'Interno italiano Matteo Salvini. Quest'ultimo aveva invitato - dai suoi profili social -  due navi Ong spagnole a non approdare in Italia: "I nostri porti li vedono in cartolina". Open Arms aveva preso atto del nuovo ultimatum del governo italiano per poi - nel primo pomeriggio - postare sul profilo social un video in cui si racconta che la Guardia costiera libica in una operazione di salvataggio ha lasciato morire una donna e un bambino. E che solo grazie al loro intervento, un altro donna, Josephine, rimasta aggrappata ad una tavola per 48 ore. è stata tratta in salvo. Da qui, lo scontro si è fatto sempre più serrato. Salvini - si affida ancora ai social - e replica, parlando di "bugie, addirittura di fake news". Quelle immagini non lasciano indifferente il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Tonineli, che questa mattina dagli studi di Rainews24, le definisce "terribili" , ma proprio per questo "ci devono convincere ad andare avanti, noi non dobbiamo più farli partire i barconi della morte".





Toninelli invoca - per non farli partire - la creazione "di centri di transito in Libia in condivisione con l'Unhcr e gli altri Paesi" e ha insistito sul fatto che "le persone devono essere salvate ma poi ricollocate".  Poi aggiunge: - "Noi salviamo vite umane, la nostra Guardia costiera ne ha salvate tantissime e continueremo a farlo. Ma non possiamo da soli. Apriamo i porti quanto tocca noi, quando non tocca a noi sono gli altri paesi che devono aprirli".

Il ministro aggiunge: "Non possiamo dimenticare che la Guardia costiera libica ha salvato 158 persone ieri, e quella Guardia costiera nasce anche grazie all'Italia. Nell'immediato stiamo dando loro altre dodici motovedette, significa intervenire prima e salvare vite umane". Toninelli ha riconosciuto che esiste un problema di rispetto dei diritti umani per i migranti che transitano in Libia: "Ho incontrato l'Unhcr (l'organizzazione dell'Onu che si occupa di rifugiati) che sono presenti in Libia, serve un controllo per mantenere livelli di umanità". 

Open Arms diretta verso coste spagnole
"Abbiamo deciso di dirigere la nostra nave verso le coste spagnole". Lo ha annunciato la ong spagnola Proactiva Open Arms, che ha chiesto al centro di coordinamento della guardia costiera spagnola di assumere il controllo dell'operazione svolta ieri nel Mediterraneo, nella quale ha salvato una donna alla deriva in mare da due giorni e recuperato i corpi senza vita di una donna e un bambino. La ong ha spiegato che la richiesta "è dovuta al fatto che riteniamo che lo sbarco in un porto italiano" assegnato dalle autorità alle 23.04 di ieri con una comunicazione da Catania presenti molti fattori critici". Il primo, spiega Open Arms, "è rappresentato dalle dichiarazioni del ministro dell'Interno italiano, Matteo Salvini, che ha definito 'bugie e insulti' i documenti che abbiamo offerto attraverso la pubblicazione delle immagini tragiche della zona di mare dove in precedenza era intervenuta la guardia costiera libica".

Allo stesso modo, continua la ong spagnola, "risulta incomprensibile" la disponibilità italiana ad accogliere la donna "salvata in un grave stato di ipotermia" accompagnata dal rifiuto di ricevere i due cadaveri recuperati. Inoltre, l'annuncio di una "contro indagine" sugli eventi accaduti in mare "fa temere per la protezione della donna sopravvissuta e la sua completa libertà di testimoniare in condizioni di tranquillità e sicurezza".

Salvini: Open Arms ha qualcosa da nascondere?
Salvini si interroga sulla decisione di Open Arms di recarsi in Spagna. E dal profilo twitter attacca: "hanno forse qualcosa da nascondere?".




Commissione europea in contatto con Libia dopo incidente
Dopo le accuse lanciate dal fondatore dell'Ong Proactiva, Oscar Camps, sul ruolo della Guardia Costiera libica nel naufragio scoperto dall'imbarcazione Open Arms, con il recupero di una donna e due cadaveri ieri, la Commissione europea ha deciso di esaminare l'incidente e contattare le autorita' libiche. "Ogni vita persa è una di troppo", ha detto una portavoce della Commissione europea: "abbiamo visto le notizie sui media e stiamo esaminando l'incidente, in contatto con le autorità libiche".

E' in corso intanto una riunione a Bruxelles del Comitato Politico e di sicurezza dell'Ue. Sul tavolo, tra i vari temi,  la richiesta del governo Conte di modificare la missione Sophia, così che non sia più il nostro Paese l'unico porto di approdo dei migranti.

Avramoupolos: Centri sbarco? Per ora solo parole
"La proposta dei centri di sbarco è in discussione, la Commissione sta lavorando in stretto contatto con l'Oim e l'Unhcr, intendiamo trovare una soluzione, ma quando avremo qualcosa di concreto potrò presentare la posizione della Commissione, per il momento si tratta solo di una discussione, che è in corso, quindi solo di parole e rumor, non c'è nulla di concreto". Così il commissario europeo all'Immigrazione Dimitris Avramopoulos.

Libia, obbligo morale evitare simili incidenti
"Siamo scioccati" dall'incidente in Libia "e dobbiamo evitare che si ripetano in futuro, ma è anche importante che tutti i Paesi membri capiscano che questo è anche il loro obbligo morale, umanitario ed è in piena linea coni principi della politica europea". Lo ha detto il commissario europeo all'Immigrazione Dimitris Avramopoulos.

Guardia Costiera libica soccorre migranti su gommone
La Guardia costiera libica ha soccorso, mercoledì notte, 156 persone che erano a bordo di un gommone in avaria a 47 miglia a largo della costa di Homs, nel nord-est del Paese. Tra i migranti c'erano anche 24 donne e 10 bambini. "Hanno ricevuto assistenza medica al porto di Tripoli e sono stati poi accompagnati al centro di immigrazione irregolare di Homs", ha spiegato un portavoce della Guardia costiera. 

Fico: "Salvare vite in mare sempre e comunque"
E sul tema dei soccorsi interviene anche il presidente della Camera Roberto Fico. "Salvataggio di vite in mare sì, comunque e sempre. E insistere con l'Europa, ribadendo che l'Italia  un Paese dell'Europa, altrimenti l'Europa così non ha senso", ha detto durante la cerimonia del ventaglio.