Original qstring:  | /dl/archivio-rainews/articoli/migranti-salvati-nave-mercantili-dirottano-la-barca-1a893248-0ee0-40d0-b9da-3c402710ba22.html | rainews/live/ | true
MONDO

Il caso dell'Elhiblu1

Migranti, nave mercantile dirottata dai naufraghi attraccata a Malta

Sbarcati i migranti: cinque con le manette ai polsi, gli altri scesi liberamente. Il mercantile ha soccorso i naufraghi su indicazione della guardia costiera libica. Ma la nave non è mai arrivata a Tripoli. I migranti sono 117 e avrebbero costretto il comandante a cambiare rotta per non tornare in Libia. Poi le forze speciali maltesi hanno preso il controllo

Condividi
Elhiblu1, il mercantile dirottato ieri dai migranti, è attraccato nel porto di Malta dopo che il controllo della nave è stato restituito al capitano dalle forze speciali. Le autorità maltesi, riferisce il Times of Malta, hanno stabilito un contatto con il capitano della nave quando si trovava a circa 30 miglia nautiche di distanza. Il capitano, ha detto l'esercito, ha ripetutamente affermato di non avere il controllo della nave e che lui e il suo equipaggio sono stati costretti e minacciati da un certo numero di migranti a procedere verso Malta.

Un gruppo di unità operative speciali, supportato da motovedette e un elicottero, è stato inviato a bordo e ha messo in sicurezza la nave, riconsegnandone il controllo al capitano. La nave, il suo equipaggio e tutti i migranti sono poi stati scortati a Malta per essere consegnati alla polizia per le indagini.  Alle 9.30 sono cominciate le operazioni di sbarco. Il primo ascendere dalla nave è stato un bimbo di pochissimi mesi in braccio ad una donna. Secondo le informazioni ottenute a bordo ci sarebbero 19 donne e 12 bambini. La maggior parte delle persone sbarcate è scesa liberamente per poi salire a bordo di piccoli bus delle forze dell'ordine. I migranti saranno accompagnati all'Initial Reception center a Marsa, la cittadina portuale di Malta.  

Cinque uomini, invece, sono stati fatti sbarcare dal mercantile turco con i polsi legati da fascette di plastica e sono stati caricati nella parte posteriore e senza finestrini di un furgone grigio della polizia maltese. La nave Elhiblu1, di proprietà di una compagnia turca, ma battente la bandiera dello Stato oceanico di Palau, era partita dalla Turchia con un equipaggio prevalentemente turco e ha salvato 108 migranti davanti alle acque territoriali turche.

La vicenda - secondo quanto è stato possibile ricostruire -inizia con un intervento di salvataggio coordinato dalla Guardia costiera libica (che nella notte ha soccorso e riportato a terra altri 117 migranti) a beneficio di un'imbarcazione con un centinaio di persone a bordo. Impossibilitato a intervenire con una delle sue motovedette, il Centro di coordinamento libico ha contattato il mercantile El Hiblu 1 - battente bandiere delle isole Palau e partito dalla Turchia - che si trovava in zona. La nave ha effettuato il soccorso e si è diretta verso Tripoli, come indicato dalla locale Guardia costiera, per scaricare i naufraghi. Ma, arrivati a circa 6 miglia dal porto della capitale libica, il mercantile ha invertito la rotta dirigendosi verso nord.   Cosa è successo a bordo? I media maltesi parlano di un ultimo messaggio inviato dal capitano che diceva che la nave era "in mano ai pirati". E' accaduto anche in passato che migranti soccorsi in mare si siano opposti al ritorno in Libia, i cui centri di detenzione sono spesso luoghi di abusi e torture, secondo rapporti di agenzie internazionali. Ma sarebbe la prima volta che i migranti riescono a prendere il controllo di una nave, specie di queste dimensioni. 

"Poveri naufraghi che dirottano il mercantile che li ha salvati perchè vogliono decidere la rotta della crociera", ha tuonato Salvini che, nel corso di una diretta Facebook ha mostrato sulla cartina il punto in cui si trova la nave "a mezzavia tra Italia e Malta. Io dico ai pirati: 'l'Italia scordatevela'. Questa è la dimostrazione più evidente che non si tratta di un'operazione di soccorso ma un traffico criminale di esseri umani che arriva addirittura a dirottare un'imbarcazione privata. E' un atto di delinquenza, di criminalità organizzata. Le acque italiane sono precluse ai criminali".   A Malta, intanto, sono state allertate le forze armate, secondo quanto riportano media locali. Un portavoce militare ha definito il mercantile "nave pirata".  

Viminale: accordi con Malta contro l'immigrazione clandestina 
Contatti formali tra il Viminale e il governo maltese, con l'ambasciatrice de La Valletta ricevuta stamattina al ministero dopo il caso del mercantile dirottato. A quanto si apprende da fonti del Viminale, "l'occasione è ritenuta utile per aprire una nuova fase di collaborazione tra i due Paesi. A breve verranno elaborate proposte concrete per intervenire contro l'immigrazione clandestina e il traffico di esseri umani nel Mediterraneo".