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POLITICA

Nuovo attacco della Francia: soluzione non è fuori dall'Ue

Migranti. Salvini vola in Tunisia: siamo qui per migliorare accordi e svegliare Ue che dorme

"Entro ottobre" consegneremo - annuncia il ministro dell'Interno - "due motovedette sistemate dal governo italiano e altre 4 nei prossimi tempi". Questo e altre misure serviranno a rendere "efficaci ed efficienti gli accordi con la Tunisia". Sui rimpatri Fourati avverte: no a quelli immediati, solo organizzati e settimanali. Conte da Washington: nostro obiettivo tutelare dignità delle persone. Chi dà una lettura diversa non può essere in buona fede".

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"Siamo qui per migliorare accordi già esistenti e ottenere passi avanti. Come Italia lavoreremo per risvegliare l'Unione Europea che anche nei confronti della Tunisia dorme. Così il ministro dell'interno Matteo Salvini in visita a Tunisi. L'ipotesi di "canali di immigrazione regolare, una volta bloccata quella clandestina di massa, è un obiettivo che condivideremo con gli altri paesi" non solo con la Tunisia, prosegue il ministro italiano. 

"So che voi, come noi, avete dei problemi con gli organismi economici internazionali. Vedremo di affrontare queste battaglie insieme" - ha detto ancora Salvini -  "ecco perchè dobbiamo ragionare insieme e riflettere su soluzioni comuni - ha risposto il ministro tunisino - in particolare il tema dell'immigrazione. Non possiamo contrastare questo fenomeno solo parlando di sicurezza e in questa riunione presso il ministri dell'Interno parleremo anche di come le autorità italiane possono aiutare e sostenere la Tunisia anche con materiale, con attrezzatura per contrastare questo fenomeno", ha aggiunto.

Salvini: tunisini fanno grandi sforzi, non sempre sostenuti da grandi risultati
I tunisini "stanno facendo sforzi notevoli, non sempre sostenuti da grandi risultati": così il ministro dell'Interno Matteo Salvini da Tunisi. Il titolare del Viminale si è recato stamane in Tunisia e prima delle 10 ha fatto un punto stampa trasmesso da RaiNews24. Il ministro dell'Interno ha tenuto a sottolineare che quello con la Tunisia è un "rapporto imperdibile". Ed ha spiegato che l'Italia è il "primo partner" del paese maghrebino e insistendo sull'importanza di sviluppare l'economia locale: "Ringrazio chi fa impresa perché è l'unico modo per garantire migrazione fuori controllo", ha detto, "io posso portare motovedette, convincere la Ee, ma l'unico modo è fare impresa e convincere i ragazzi tunisini a stare qua. Questo vale anche in Egitto, purtroppo c'è la crisi libica e l'interesse nostro e tunisino è lo stesso, mentre c'è chi preferisce fughe in avanti e instabilità per motivi commerciali".

Entro ottobre Italia consegnerà 2 motovedette a Tunisia
"Entro ottobre" consegneremo "due motovedette sistemate dal governo italiano e altre 4 nei prossimi tempi". Questo e altre misure serviranno a rendere "efficaci ed efficienti gli accordi con la Tunisia". 




Tunisi: no a rimpatri immediati, voli settimanali
I rimpatri dei cittadini irregolari tunisini dall'Italia avverranno "solo con viaggi organizzati e settimanali" e non con "rimpatri istantanei". Lo ha dichiarato il ministro dell'Interno tunisino, Hichem Fourati, durante la conferenza stampa congiunta al termine con l'omologo italiano, Matteo Salvini. "Attualmente vengono fatti viaggi per 40 persone settimanali, dopo che e' stato accertato che quelle persone siano tunisine", ha aggiunto Fourati che esclude al momento "i rimpatri istantanei". L'esponente dall'esecutivo ha comunque ha assicurato che "la Tunisia non ha problemi a riprendersi i suoi cittadini". 

Nuovo attacco della Francia a Salvini sui migranti: soluzione non è fuori da Ue
Mentre il ministro dell'Interno Salvini è volato a Tunisi, arriva il nuovo attacco del governo francese, con il portavoce che ad un incontro a Parigi afferma che "non è nel ripiegamento nazionale, nel rifiuto di una soluzione europea, di cooperazione e di solidarietà tra Paesi europei che troveremo i mezzi di rispondere a questa sfida migratoria. Se il signor Salvini pensa che potrà rispondere a questa sfida entro i confini del suo Paese mente al suo popolo". 

Conte-Guterres incontro su Libia e migranti
Il premier Giuseppe Conte intanto -  dopo il suo intervento di ieri alle Nazioni Uniti - è tornato a parlare del complesso fenomeno delle migrazioni - a margine dei lavori - con il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres. Il Presidente del Consiglio italiano sottolinea che si è affrontato in particolare il capitolo Libia. Inoltre ha spiegato che il nostro Paese ha espresso l'appoggio al global compact per le migrazioni. 

Conte, non sa se una soluzione alla crisi dei migranti verrà trovata alla conferenza del 10 e 11 dicembre prossimi che si terrà a Marrakech (Marocco) per adottare un accordo non vincolante a livello intergovernativo sotto l'egida Onu. "E' un indovinello misterioso. Vedremo", ha detto a chi gli chiedeva se ci sarà una svolta all'evento pensato per adottare il 'Global Compact for Migration' e al quale gli Stati Uniti non intendono partecipare. Ma il leader italiano ha voluto essere "ben chiaro: il nostro obiettivo è tutelare la dignità delle persone e salvare le vite, difendere e proteggere i diritti fondamentali delle persone. Chi dà una lettura diversa della nostra politica e del nostro operato dopo quello che abbiamo fatto e continuiamo a fare non può essere in buona fede. Ci siamo sempre premurati di non lasciare affogare nessuno in mare, abbiamo sempre salvato persone".