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ITALIA

Dopo l'aggressione a un medico a Crotone

Il ministro della salute Grillo: Ddl contro violenze a medici in prossimo CdM

Previsti inasprimento delle pene e presidi delle Forze dell'Ordine

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Il ddl 'antiviolenze negli ospedali' sarà all'esame del prossimo Consiglio dei ministri. Lo annuncia il ministro della Salute, Giulia Grillo. Le "ripetute e gravissime aggressioni nei pronto soccorso e negli ospedali ai danni del personale sanitario - rileva Grillo - non possono avere alcuna spiegazione e tanto meno alcuna giustificazione". Il provvedimento prevede l'inasprimento delle sanzioni penali nei casi di aggressioni al personale e presidi di Forze dell'Ordine per la sicurezza delle strutture.

"I fatti anche di queste ore - sottolinea Grillo in una nota - confermano l'assoluta necessità di un intervento legislativo, come già avevo annunciato. Ho chiesto di presentare al prossimo Consiglio dei ministri un disegno di legge a tutela dei dipendenti del servizio sanitario nazionale che lavorano sul fronte dell'assistenza ai cittadini". Il provvedimento, spiega il ministro, "prevede l'inasprimento delle sanzioni penali nei casi di aggressioni al personale e presidi di forze dell'ordine per la sicurezza delle strutture. Tra le altre misure propongo anche l'istituzione di un osservatorio anti-violenze e una campagna di comunicazione e di informazione per i cittadini sul ruolo degli operatori sanitari".

Numerosi, e con un trend in aumento, infatti, i casi di aggressione a sanitari negli ultimi mesi, di cui l'ultimo ieri ai danni un anestesista all'ospedale san Giovanni di Dio di Crotone. Il medico è stato aggredito dai familiari di un paziente ai quali aveva comunicato il decesso del congiunto.

Secondo un recente sondaggio del maggiore dei sindacati dei medici dirigenti, l'Anaao-Assomed, il 66% dei medici, ovvero quasi 7 su 10, dichiara di aver subito un'aggressione da parte dei pazienti. di questi, oltre il 66% è stato aggredito verbalmente, mentre quasi il 34% fisicamente. Le aree più a rischio sono la psichiatria e il pronto soccorso, ma soprattutto il rischio maggiore è nel Mezzogiorno: arriva infatti al 72% nel sud e nelle isole il numero di medici che denuncia aggressioni e sale all'80% tra chi, di loro, lavora nei pronto soccorso.

Violenze in Calabria contro medici
Il caso più grave e più recente, come sottolineato dal ministro Grillo, è avvenuto a Crotone. Un anestesista ha subito un'aggressione in reparto da un gruppo di donne e uomini ai quali aveva appena comunicato che il loro congiunto era deceduto. "Quando ho dato loro l'annuncio - ha raccontato il medico, ricoverato in ospedale - si sono scagliati contro di me con calci e pugni, mi hanno colpito alla testa con una spillatrice e anche con la tastiera di un computer. Per fortuna non avevano in mano altri oggetti, altrimenti le conseguenze sarebbero state ben più gravi".

Il sindaco di Crotone: aggressione intollerabile
"Esprimo la vicinanza personale, della Giunta, dell'amministrazione comunale e della comunità cittadina tutta al dottor Francesco Bossio ed al personale infermieristico fatti oggetto di una ingiustificata, intollerabile aggressione subita presso l'ospedale cittadino. Chi si occupa della salute pubblica riveste una missione altamente meritoria".

Lo afferma, in una dichiarazione, il sindaco di Crotone Ugo Pugliese. "Essere aggrediti mentre la si svolge, con sensibilità e alto senso di servizio - prosegue Pugliese - è inconcepibile ed inaccettabile. Ecco perché l'episodio in questione oltre a sconcerto desta anche profonda amarezza. Al dott. Bossio in particolare esprimo gli auspici di rimettersi presto e l'invito a continuare ad esercitare la propria professione vicino alle persone che hanno bisogno di assistenza. Invito che estendo a tutto il personale sanitario scosso da quanto avvenuto. La sanità si fonda sull'operato di tante persone. Persone, appunto, che vanno rispettate nel loro ruolo e nella loro attività che meritoriamente mettono al servizio degli altri".