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ITALIA

Spari tra la folla ad Afragola

Napoli. Domenica di terrore: ordigno esplode sotto casa di un indagato per camorra

Lo scoppio è avvenuto verso le cinque di stamane, e ha danneggiato un'auto in sosta provocando anche il parziale cedimento di un balconcino affacciato sulla strada, al piano rialzato. Convalidato intanto il fermo per il figlio del boss Vitale per sparatoria a Chiaia

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Domenica mattina di terrore nel napoletano. Un ordigno rudimentale è stato fatto esplodere poco prima dell'alba nel Capoluogo partenopeo sotto l'abitazione di un uomo indagato per associazione camorristica, nella zona delle cosiddette 'Case nuove'.

Lo scoppio è avvenuto verso le cinque di stamane, e ha danneggiato un'auto in sosta provocando anche il parziale cedimento di un balconcino affacciato sulla strada, al piano rialzato. Infranti anche i vetri di numerose abitazioni. Nessun ferito. Sul posto gli uomini della Polizia di Stato per i rilievi del caso.

Sempre questa mattina ad Afragola, in provincia di Napoli, un uomo è stato ferito da colpi di arma da fuoco mentre - tra la folla - passeggiava in piazza Castello: lo hanno aspettato mentre usciva da casa e andava a 'lavorare'. Era pusher e gestiva una piazza di droga proprio in piazza Castello. Lì, ad attenderlo non c'erano i clienti, ma due killer che gli hanno esploso contro colpi di pistola. Un pregiudicato di 57 anni, Antonio Iorio, è stato per questo gravemente ferito. Un colpo di pistola all'addome e un altro alla spalla.

Afragola, area a nord di Napoli, è al centro di fibrillazioni tra cosche per la spartizioni degli affari legati allo spaccio di droga e alla gestione degli appalti, in particolare quelli che saranno assegnati per la ristrutturazione di tre rioni nei pressi della stazione Tav dell'alta velocità. Iorio è ricoverato in gravissime condizioni all'ospedale Cardarelli di Napoli. 

Nelle ultime settimane sono diversi gli episodi di sparatorie in strada nel Capoluogo partenopeo e nell'hinterland. Episodi che coinvolgono zone centrali, come quelle periferiche. Spesso testimoni - attraverso telefonate alle forze dell'ordine - raccontano di giovani in scooter che esplodono colpi in aria o verso saracinesche di attività commerciali. Con molta probabilità - attraverso queste forti intimidazioni - i diversi clan si stanno fronteggiando per il controllo del territorio.

Convalidato fermo per figlio del boss Vitale per sparatoria a Chiaia
Il giudice per le indagini preliminari di Napoli ha convalidato intanto il fermo di Giuseppe Troncone, 20 anni, figlio del boss di camorra Vitale, in carcere da mercoledì mattina per la sparatoria di due sabati fa nella zona della movida di Chiaia. Le prove raccolte contro di lui sono risultate determinanti per il giudice soprattutto sul pericolo di fuga, in quanto il ragazzo si è reso irreperibile per oltre una settimana salvo poi far sapere di voler essere interrogato. I pm Celeste Carrano e Antonella Fratello lo hanno arrestato sulla scorta delle testimonianze di altri ragazzi feriti che lo avrebbero visto fare fuoco con una pistola.

Quella sera scoppiò una lite in via Poerio, nel cuore di Chiaia, tra due bande: una del rione Traiano e una di San Giovanni. Troncone dopo aver ricevuto tre coltellate avrebbe impugnato una pistola e fatto fuoco sei volte ferendo quattro ragazzi. Il reato contestato è di tentato omicidio.