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MONDO

Odissea finita

Migranti. Open Arms andrà in Spagna, Madrid concede porto. Salvini:"Quelli italiani sono chiusi"

Il ministro dell'Interno italiano spiega: "Gli italiani mi hanno mandato al governo per difendere i confini e fermare il business dell’immigrazione clandestina. Vado avanti". L'Ong: La Valletta si è rifiutata di fornire viveri e approvvigionamenti

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Il governo spagnolo ha autorizzato lo sbarco della Open Arms - con a bordo 311 migranti - presso il porto di Algeciras, nella provincia di Cadice, nella comunità autonoma dell'Andalusia. E' quanto riporta il quotidiano El Pais.



 
L'ok della Spagna arriva dopo il 'no' di Italia e Malta. Il ministro dell'Interno, Matteo Salvini proseguendo sulla linea della fermezza ha dichiarato: "La nave Open Arms, di Ong spagnola con bandiera spagnola, ha raccolto 200 immigrati e ha chiesto un porto italiano per farli sbarcare, dopo che Malta (dopo aver fatto giustamente sbarcare una donna e un bambino) ha detto di no - sottolinea - La mia risposta è chiara: i porti italiani sono chiusi! Per i trafficanti di esseri umani e per chi li aiuta, la pacchia è finita".

Qualche ora più tardi, il ministro replicando a Oscar Camps, fondatore di Open Arms posta: "Gli italiani mi hanno mandato al governo per difendere i confini e fermare il business dell’immigrazione clandestina. Vado avanti".


Salvini: "Sacrilegio chiudere i porti? Sacrilegio è aiutare i trafficanti di esseri umani"
Salvini inoltre replica anche a Padre Zanotelli: "Un sacrilegio chiudere i porti? Sacrilegio è aiutare i trafficanti di esseri umani".



Open Arms: da Malta nessuna risposta ufficiale, si è rifiutata di fornire viveri
La Valletta invece non ha risposto ufficialmente e si è limitata a inviare un elicottero della Guardia costiera per evacuare per emergenza medica un neonato di due giorni e sua madre. Secondo l'Ong catalana, però, Malta si è rifiutata di fornire viveri e approvvigionamenti. 

Il 21 le operazioni di salvataggio delle tre imbarcazioni
Ieri mattina l'equipaggio della nave Open Arms ha individuato 50 miglia a nord-est di Tripoli un gommone con 111 persone a bordo, "incluse diverse donne che hanno detto di essere incinte". Durante le operazioni di recupero è stata avvistata un'altra imbarcazione con "106 persone, tra cui un neonato e un bambino di 7 anni". I migranti tratti in salvo hanno raccontato che facevano parte di un gruppo di tre gommoni e quindi è stata avviata la ricerca della terza imbarcazione.

L'equipaggio di Open Arms ha raccontato che, per un certo lasso di tempo, anche la guardia costiera libica ha preso parte ai soccorsi ma poi ha abbandonato l'area senza alcun preavviso. Nel pomeriggio di venerdì è stato individuato il terzo gommone con "oltre 90 persone a bordo, tra cui un neonato, 10 bambini e 26 donne", dopo aver trascorso 24 ore in mezzo al mare.