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ITALIA

Dopo l'aggressione alla troupe di Rai2

Ostia, concluso interrogatorio di Spada: Gip si riserva decisione. La marcia contro la mafia

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Si è concluso attorno alle 15, nel carcere di Regina Coeli a Roma, l'interrogatorio di convalida di Roberto Spada fermato dopo l'aggressione del giornalista Rai ad Ostia.

L'atto istruttorio si è svolto davanti al gip Anna Maria Fattori alla presenza dei pm Giovanni Musarò e Ilaria Calò. A Spada la procura contesta il reato di lesioni e violenza privata aggravate dal metodo mafioso e dai futili motivi.  I pm hanno lasciato il carcere di Regina Coeli senza rilasciare dichiarazioni.

Gip si riserva decisione su Spada
Il giudice Anna Maria Fattori si è riservato di decidere sulla richiesta di convalida del fermo di Roberto Spada, avanzata dalla Procura, e sulla contestuale emissione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il gip ha 48 ore di tempo per pronunciarsi. Spada ha risposto alle sue domande. 

Spada: reazione a provocazione
"Quella testata è stata data perché sono stato provocato dal giornalista". Così Roberto Spada ha risposto al Gip. Il fermato, nel corso dell'atto istruttorio durato circa due ore, ha ammesso di aver aggredito Daniele Piervincenzi affermando che la sua reazione  stata legata ad una provocazione. 



A Ostia corteo antimafia
Nel primo pomeriggio a Ostia, è iniziata la marcia contro la mafia e la criminalità organizzata. "Contro ogni forma di violenza, fuori la mafia dallo stato". "Contro tutte le mafie". "Casa lavoro dignità, no alla violenza fascista a mafiosa". Questi alcuni cartelli e striscioni esposti nei pressi della stazione Ostia Lido da dove è partito il corteo senza bandiere politiche contro la mafia a cui partecipa anche la sindaca Virginia Raggi.

La manifestazione ''Uniti per la legalità''
Il corteo, che è stato promosso dal Laboratorio Civico X di Don Franco De Donno, sfilerà fino a piazza Gasparri, nel cuore di Nuova Ostia. "Siamo qui contro tutte le mafie", dice un manifestante. In piazza anche rappresentanti dell'Anpi, tra cui il presidente provinciale Fabrizio De Sanctis: "Noi partecipiamo e ci mettiamo al servizio di tutti gli antifascisti per dire no alla violenza fascista mafiosa e criminale". "La sindaca rappresenta tutti non solo il M5S, questa  una manifestazione apolitica", afferma Angela venuta da Velletri per partecipare al corteo.



Raggi: bella risposta
"Ho fatto mia una richiesta dei cittadini. Non sono qui per fare campagna elettorale. Siamo qui tra i cittadini, questa è una bella risposta", ha detto la sindaca di Roma Virginia Raggi a Ostia.

Mille in marcia a Ostia
Al corteo hanno preso parte circa un migliaio paio di persone. Oltre a Raggi, i deputati Castelli, Vignaroli, la senatrice Taverna, la candidata al municipio X Giuliana Di Pillo. Presenti anche esponenti della sinistra: Stefano Fassina (Si) e Alfredo D'Attorre (Mdp). Alla manifestazione non mancano i militanti 5 stelle che si scagliano contro la stampa: "Fate schifo - gridano all'indirizzo dei giornalisti che circondano Raggi durante la passeggiata - siete delle mosche, servi del potere". Alcuni ipotizzano: "In tv raccontano solo quello che vogliono loro, danno tutte le colpe a Virginia, fanno vedere solo Prodi e Berlusconi. Perché i nostri  parlamentari, con i soldi che risparmiano, non aprono una bella tv?".

Bindi: situazione seria
Sul caso Ostia interviene anche la presidente della commissione antimafia Rosy Bindi. "Chi parlava di mafia a Ostia non era un visionario, pensare che qualcuno aveva addirittura contestato lo scioglimento della circoscrizione. Quello che è avvenuto - aggiunge - aiuta a far capire la serietà della situazione al grande pubblico. A Ostia ci sono famiglie come gli Spada che da anni controllano il territorio, soprattutto l'uso del litorale, ma la situazione era ben nota anche prima che il giornalista subisse l'aggressione".