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POLITICA

"1/2h in più"

Pd. Richetti: nessuno ipotizza maggioranza politica con M5s

"Non si può aprire una fase di maggioranza con chi fa firmare un contratto con la Casaleggio, con una deriva privatistica pericolosissima", dice il senatore dem. "Salvini ha delle proposte che non condivido ma che sono chiare: flat tax, abolizione Fornero e uso delle armi per legittima difesa. Ma cosa propone Di Maio non l'ho capito"

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"Penso che nessuno nel Pd ipotizzi realmente una maggioranza politica con il M5s", dice Matteo Richetti, senatore del Pd, alla trasmissione "1/2h in piu'" su Rai3. "Il gruppo dirigente del Pd - aggiunge - non è composto da sprovveduti. La direzione si è chiusa dicendo che noi facciamo l'opposizione, non facciamo maggioranze di governo e nessuno in quell'occasione nessuno si è defilato. Oggi qualcuno propone un atteggiamento più dialogante. E posso anche essere d'accordo sull'avere un atteggiamento costruttivo che favorisca l'avvio di una legislatura - che non è andare in maggioranza col M5s. Non sono d'accordo con il tweet di chi dice, compriamoci i pop corn e godiamoci lo spettacolo".

Tuttavia Richetti precisa: "Non si può aprire una fase di maggioranza con chi fa firmare un contratto con la Casaleggio, con una deriva privatistica pericolosissima. Salvini ha delle proposte che non condivido ma che sono chiare: flat tax, abolizione Fornero e uso delle armi per legittima difesa. Ma cosa propone Di Maio non l'ho capito. Ci sono distante profonde sia sulle proposte per il Paese che sull'idea di democrazia". 

Il 21 sarebbe da irresponsabili spaccare la maggioranza
"Martina se verrà confermato dovrà avere l'onere di portare il Pd verso un percorso congressuale. Con quello che è successo non ce la caviamo con una assemblea che elegge un segretario"- dice ancora Richetti -  sarebbe "da irresponsabili spaccare l'assemblea, spero ci sia una proposta unitaria". Quello che immagina il deputato Pd è "una scadenza in autunno con le primarie".

Renzi si è dimesso davvero
Parlando dell'ex premier Matteo Renzi, Richetti tiene a sottolineare: "Si è dimesso per davvero, ma non gli si può chiedere di non avere un pensiero sulla politica italiana. Io mi sento un riformista e penso che quel percorso non debba essere lasciato cadere - aggiunge -  Se Matteo vorrà dare prospettiva di innovazione, troverà nella nostra proposta molto spazio. L'unica fedeltà la si deve alle idee".

Su legge elettorale Di Maio disonesto intellettualmente
Sull'apertura dei 5Stelle, Richetti incalza: nll'intervista di Di Maio "c'è un passo avanti nei toni perché non ci definisce più come 'idioti mafiosi disonesti', ma poi dice che lui non governa perchè il Pd gli ha fatto una legge elettorale contro. Lui che voleva il proporzionale puro con il quale non avrebbe mai governato. Con questa disonestà intellettuale non si va da nessuna parte".