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MONDO

1 utente di Internet su 3 nel mondo è un bambino

Pedopornografia. Unicef: il 53% dei bimbi abusati ha meno di 10 anni

Nel 2016 Net Clean Report, un'indagine di polizia condotta in 26 paesi ha rivelato che il materiale esaminato raffigura principalmente bambini provenienti dall'Europa e dal Nord America

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Nonostante la massiccia presenza di bambini online - 1 utente di Internet su 3 nel mondo è un bambino - si fa ancora troppo poco per proteggerli dai pericoli del mondo digitale e per aumentare il loro accesso a contenuti sicuri online. A lanciare l'allarme è l'Unicef nel Rapporto annuale "La condizione dell'infanzia nel mondo 2017: Figli dell'era digitale" pubblicato oggi.

Secondo la Internet Watch Foundation, la fondazione per la sorveglianza di Internet, nel 2016, 57.335 URL contenevano materiale pedopornografico. Di queste, il 60% era ospitato su server in Europa e il 37% in Nord America. Il 92% delle URL contenenti materiale pedopornografico identificate dall'IWF era ospitato sui server di cinque paesi: Paesi Bassi, Stati Uniti, Canada, Francia e Russia (in ordine di frequenza delle URL).

Il 53 per cento delle vittime di abusi ha 10 anni o meno: un dato sconcertante, ma allo stesso tempo inferiore al 69 per cento del 2015. Tuttavia, il numero di immagini di bambini dagli 11 ai 15 anni è in aumento: dal 30 per cento nel 2015 al 45 per cento nel 2016. Uno dei motivi di questo incremento è rappresentato dai contenuti autoprodotti condivisi online.

Nel 2016 Net Clean Report, un'indagine di polizia condotta in 26 paesi ha rivelato che il materiale esaminato raffigura principalmente bambini provenienti dall'Europa e dal Nord America. Uno degli intervistati durante l'indagine ha illustrato i due fattori che determinano il motivo per cui i bambini provenienti da alcuni paesi sono maggiormente vittime: "Si tratta di paesi con numerosi dispositivi internet a persona e servizi internet affidabili e paesi senza un'adeguata legislazione che vieti i reati sessuali e l'accesso nei confronti dei minori".

Un altro elemento che induce le molestie è la disabilità. I dati raccolti nell'ambito del Sondaggio sulla Sicurezza dei Giovani in Internet, che ha coinvolto giovani tra i 10 e i 17 anni, hanno dimostrato che i bambini con bisogni educativi speciali hanno maggiori probabilità di correre rischi online. Anche in questo caso, ci sono state differenze legate al genere: le ragazze con esigenze speciali hanno tre volte più probabilità dei ragazzi di essere adescate online per scopi sessuali.