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MONDO

Sinodo giovani

Ragazzi sempre più delusi e sconfortati per la mancanza di lavoro. E' allarme razzismo

Questo è quanto emerge scorrendo le pagine dell’Instrumentum Laboris, il documento preparatorio del consiglio ecclesiastico dedicato alle tematiche dei ragazzi che avrà luogo il prossimo ottobre

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La paura di un futuro, dove non c'è lavoro. La paura dell'altro, che spinge molti giovani a guardare con diffidenza i migranti che, sempre più numerosi arrivano e restano nel nostro Paese.

Questo è quanto emerge scorrendo le pagine dell’Instrumentum Laboris, il documento preparatorio del Sinodo sui giovani, che avrà luogo il prossimo ottobre.

Senza lavoro non si sogna più
"Sono molti i Paesi in cui la disoccupazione giovanile raggiunge livelli che non è esagerato definire drammatici. La conseguenza più grave non è di tipo economico, perché spesso le famiglie, i sistemi di welfare o le istituzioni caritative riescono a sopperire in qualche modo ai bisogni materiali dei disoccupati. Il vero problema è che il giovane che è senza lavoro ha l’utopia anestetizzata, o è sul punto di perderla. I giovani della Riunione presinodale si sono espressi con straordinaria consonanza: A volte, finiamo per rinunciare ai nostri sogni.

Abbiamo troppa paura, e alcuni di noi hanno smesso di sognare. Ciò è legato alle molteplici pressioni socio-economiche che possono inaridire la speranza tra i giovani. A volte non abbiamo neanche più l’opportunità di continuare a sognare".  

"L’insicurezza delle condizioni lavorative e il precariato sociale - si legge nel documento - bloccano ogni progettualità di medio-lungo periodo". I vescovi denunciano la difficoltà per i giovani di "concretizzare un progetto matrimoniale senza mettere a rischio l’autosufficienza economica. Inoltre molti giovani si domandano come sia possibile una scelta definitiva in un mondo in cui nulla sembra essere stabile, nemmeno la distinzione tra vero e falso. Una delle sfide urgenti che caratterizza il nostro tempo è quindi quella della decisione di vita come assunzione responsabile della propria esistenza".

Tra i ragazzi è allarme razzismo
"Non c'e' ancora un consenso vincolante sull'accoglienza di migranti e rifugiati, o sulle cause dei fenomeni migratori, malgrado il riconoscimento dell'imperativo universale di prendersi cura della dignita' di ogni persona umana". Lo afferma il documento preparatorio del Sinodo dei giovani che si terra' nel prossimo ottobre, che rileva però nel contempo come "il fenomeno migratorio possa divenire un'opportunità per un dialogo interculturale e per il rinnovamento di comunità cristiane a rischio di involuzione". In particolare, sottolinea il testo, "il dialogo ecumenico e interreligioso, che in alcuni Paesi assume i tratti di una vera e propria priorita' per i giovani, nasce e si sviluppa in un clima di reciproca stima e di naturale apertura di una comunita' che si mette in gioco con "dolcezza e rispetto, con una retta coscienza".

L'Instrumentum Laboris denuncia al contempo che "molti giovani affrontano disuguaglianze e discriminazioni a causa del loro genere, classe sociale, appartenenza religiosa, orientamento sessuale, posizione geografica, disabilita' o etnia". A questo tema, si legge, "i giovani sono molto sensibili" perche' "il razzismo, a diversi livelli, colpisce i giovani in varie parti del mondo" come "e' segnalato da numerosissime Comunita' Ecclesiali". In particolare preoccupa "il permanere di discriminazioni a base religiosa, in particolare nei confronti dei cristiani. Questo vale sia in quei contesti in cui essi rappresentano una minoranza, esposta alla violenza e alla pressione della maggioranza che pretende la loro conversione, sia in situazioni a elevata secolarizzazione".

"In varie parti del mondo afflitte da molte poverta', i giovani - si legge - chiedono aiuto materiale o un accompagnamento nella guarigione dalle forme di sofferenza che li affliggono. Dove invece la Chiesa e' considerata come un'istituzione attivamente impegnata per la promozione civile e sociale, essi chiedono che questa sua presenza profetica possa continuare con coraggio e fortezza, nonostante il clima di violenza, oppressione e persecuzione che circonda la vita di non poche comunita' cristiane". 

Tra gli atri argomenti: social e i rischi della non integrazione
Tra gli altri argomenti che verranno affrontati nel corso del Sinodo dei giovani: l'uso dei social; pornografia digitale; omossessualità; tematiche del gender; le forme di discriminazione della donna, anche nell'ambito della Chiesa e i rischi della non integrazione.