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ITALIA

Salvini sul posto: "Sono orgoglioso"

Roma. Terminato lo sgombero ex Penicillina, migranti in strada con i bagagli

Le forze dell'ordine hanno individuato una quarantina di occupanti che sono stati accompagnati negli uffici della Questura per procedere con l'identificazione. Fino ad alcuni mesi fa, per loro stessa ammissione, le persone nell'edificio erano circa 600. Della Casa: "Stabile sarà presidiato". La Presidente del Municipio è stata contestata come il vicepremier e il segretario del Pd romano, Casu: "Dove eravate?"

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Dopo settimane di annunci, a Roma è stata sgomberata la ex fabbrica Penicillina. Decine di camionette e di blindati di Polizia e Carabinieri si sono ritrovate davanti alla struttura occupata in via Tiburtina. La strada è stata riaperta dopo che era stata chiusa in direzione Grande raccordo anulare per facilitare le operazioni. Gli agenti del reparto Mobile all'interno del palazzo hanno individuato una quarantina di persone, molti sono migranti. In zona si aggirano alcune persone con bagaglio a seguito che non sono state trovate nell'edificio. 

Secondo quanto riferito da una delle persone identificate, alcuni, saputo dello sgombero imminente, hanno deciso di abbandonare lo stabile occupato già dalle prime ore dell'alba o in alcuni casi anche nei giorni scorsi. Fino ad alcuni mesi fa, per loro stessa ammissione, le persone nell'edificio erano circa 600. 

Questura: "Area riaffidata a proprietari"
L'area dell'ex Penicillina sgomberata stamane "è stata riaffidata ai proprietari" e "sarà vigilata dalle forze dell'ordine al fine di scongiurare eventuali tentativi di occupazione". Lo rende noto la questura di Roma,

Salvini visita l'edificio. Contestato da residenti e 'Potere al popolo'
"Orgoglioso di questo intervento di legalità, pulizia e sicurezza atteso da anni". Il ministro dell'Interno Matteo Salvini commenta così lo sgombero dell'ex Penicillina. "Era un punto di spaccio e rifornimento per buona parte della città - spiega - Aggressioni, rapine, accoltellamenti, furti e violenze erano all'ordine del giorno. Le poche decine di persone regolari e realmente bisognose saranno prese in carico dalle istituzioni. I 35 rintracciati questa mattina nella struttura sono stati portati in questura per accertamenti: in caso di irregolarità saranno espulsi. Gli altri sono e saranno individuati, seguiti e identificati ovunque si trovino".

"E' un altro giorno all'insegna dell'ordine e della legalità. - conclude il ministro - Nelle prossime settimane sono gia' previsti altri sgomberi a Roma e in tante altre citta' italiane. Dalle parole ai fatti".  

Salvini ha twittato: "Dalle parole ai fatti".



Le contestazioni a Salvini: "Dov'eri prima?"
Il ministro è stato contestato: "Salvini dov'eri prima? L'amianto ce lo lasci dentro?", ha urlato un residente. "Questo posto è così da 30 anni - ha spiegato - perché nessuno è mai venuto a controllare? Qui c'è l'amianto in polvere che ci respiriamo da 30 anni. E' uno sgombero-farsa. Chi pagherà per questi veleni che ci respiriamo?".  Frasi contro il ministro sono state rivolte anche da una decina di militanti da 'Potere al popolo': "Salvini vattene via. San Basilio non ti vuole. Non servono sgomberi nè la tua campagna elettorale permanente, ma soluzioni abitative" hanno gridato al suo arrivo.

Della Casa: "Stabile sarà presidiato. Non è escluso che possa essere abbattuto"
"Dopo 27 anni questa amministrazione si è fatta carico del problema, sono 2 anni e mezzo che ci lavoriamo. C'è stata la presa in carico delle fragilità con circa 35 persone assistite dal Campidoglio e tra loro due nuclei familiari. Si è proceduto alla rimozione dei rifiuti e poi è stata ripristinata la recinzione. Nei prossimi giorni sarà presidiato, qualora la proprietà non dove dare seguito all'ordinanza se ne farà carico questa amministrazione. Con verifiche e eventuale abbattimento. Per evitare che fenomeno si presenti senza tralasciare diritti umani". Lo ha detto la presidente del Municipio VI di Roma, Roberta Della Casa, presente allo sgombero dell'ex Penicillina. Anche nei confronti di Della Casa ci sono state contestazioni: "Fascista" gli hanno gridato "sei qui solo per fare passerella".

Contestato il segretario del Pd romano Andrea Casu
Il segretario romano del Pd Andrea Casu è stato fatto andare via dal presidio allestito da alcune decine di migranti che occupavano la ex fabbrica di Penicillina. I militanti di Potere al Popolo che erano al presidio davanti alla ex fabbrica hanno contestato Casu, "avete governato per anni ed avete prodotto questa situazione, te ne devi andare via", le frasi che gli sono state rivolte. Dalla situazione è nato un parapiglia e alcune persone hanno chiesto a Casu di allontanarsi per placare gli animi. Con Casu, altri rappresentanti del Partito Democratico che hanno raccontato di essere stati circondatii e aggrediti da alcuni persone che sventolavano bandiere di 'Potere al popolo'. In loro soccorso alcuni agenti che hanno ringraziato per il "pronto intervento che ha evitato il peggio".

La rabbia degli sgomberati: "Colpa dei precedenti governi"
"Colpa dei governi precedenti". No, non è uno slogan, ma sono le accuse lanciate da due dei pochi italiani ("Eravamo una decina") che vivevano a Roma nell'ex Penicillina sulla via Tiburtina, zona San Basilio, in fase di sgombero. "Guardate quante forze dell'ordine - accusa all'agenzia Dire Chantal, romana, da sei mesi nella ex fabbrica- neanche per Provenzano ce n'erano così tanti". Continua Alessandro, un giramondo che si è trovato pure lui nello stabilimento: "Ci hanno detto 'O ve ne andate o ve ne andate'. Sono venuti con i manganelli. Ma se dovevano beccare droga o altro dovevano presentarsi a sorpresa, non annunciare lo sgombero una settimana prima". Chantal pure afferma di essere stata costretta a lasciare lo stabile "con la forza. Mi hanno spinta via. Perchè ero qui? Disagio. Le colpe? Di chi c'era prima. Dove sono i soldi pagati da Bruxelles? La colpa non è di Salvini ma di chi c'era prima. È colpa della Boldrini, è lei che ha gestito tutto". E ora? "Andremo dalla Boldrini, ci ospiti lei".