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MONDO

​Russia, dopo anni di polemiche e pressioni il “Covo del diavolo” cambia nome

Si tratta dell'aeroporto della Carelia, regione al confine con la Finlandia. Quel nome gli ha portato una pessima fama, tanto da ritenere che il disastro aereo avvenuto nel 2011 sia stato una 'burla del diavolo' 

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L’aeroporto di Petrozavodsk, capoluogo della regione russa della Carelia, confinante con la Finlandia, per anni ha portato il nome della località in cui si trova: Besovez, ovvero “Covo del diavolo”.  E per anni le massime cariche dello stato russo hanno fatto  pressioni sia sulla popolazione locale sia sull’Ufficio del registro per rinominarlo. Il ministro dell’Interno Vladimir Kolokolcev ha detto che “il nome Covo del diavolo suscita associazioni con le forze infernali”, il segretario del Consiglio di sicurezza, nonché ex capo dei servizi di sicurezza russi, Nikolaj Patruscev è andato oltre, definendolo “un nome controverso che fa venire in mente la diavoleria”. Qualcuno ha addirittura insinuato che la causa del disastro aereo del 2011, con lo scbianto di un Tu-134, sono state burle del diavolo.

Qualche anno fa è stato indetto un referendum locale con 157 partecipanti e, pur concordando sulla necessità di cambiare il nome, i partecipanti erano in disaccordo sul nome alternativo. Ora finalmente i residenti locali possono dormire sonni tranquilli: l'Ufficio del registro con una delibera ha cambiato il nome del malfamato aeroporto, assegnandogli quello del capoluogo regionale, Petrozavodsk.