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POLITICA

Tensione tra Lega e Fdi

Sicilia. Nasce la giunta Musumeci, resta fuori la Lega. Salvini: hanno preferito il vecchio al nuovo

Il Carroccio parla di impegni non mantenuti e punta il dito contro Fratelli d'Italia, il partito della Meloni che aveva fatto lista comune alle regionali con Noi con Salvini superando lo sbarramento del 5%. L'unico esponente leghista, Tony Rizzotto, si iscriverà al gruppo Misto in segno di protesta, a meno di sorprese dell'ultima ora

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La giunta di Nello Musumeci alla fine è arrivata. Il puzzle è stato risolto e le dodici tessere hanno trovato una quadra. Dieci uomini e due donne. Il presidente della Regione Nello Musumeci dopo le ultime estenuanti trattative, ha firmato i decreti di nomina degli assessori. Ufficializzate le deleghe oggi pomeriggio la prima seduta di Giunta. Una giunta tutta politica, con solo due tecnici, indicati dai partiti.

Quattro gli assessori in quota Forza Italia: Marco Falcone, 46 anni, avvocato ed ex capogruppo azzurro nella legislatura uscente, va alle Infrastrutture; Bernadette Grasso, avvocato, sindaco di Rocca di Caprileone (in provincia di Messina), sempre vicina a Gianfranco Miccichè, eletta già nella scorsa legislatura in Grande Sud, va alle Autonomie Locali; Edy Bandiera, siracusano 43 anni, laureato in scienze Agrarie, andrà alle Risorse  agricole; Gaetano Armao, docente universitario e già assessore all'Economia nel governo Lombardo, torna in via Notarbartolo e sarà vicepresidente della Regione.

Al critico d'arte Vittorio Sgarbi, "incoronato" da Berlusconi durante la convention al Politeama, viene affidata la poltrona di assessore ai Beni Culturali. Ma solo per qualche mese, perchè è certo che se dovesse vincere il centrodestra anche alle Politiche, ambirebbe infatti a un posto da ministro. Boatos vogliono che a subentrargli sarebbe Fabio Granata, da sempre vicino a Musumeci. Uomo di punta di 'Diventerà Bellissima', il movimento con cui il presidente ha corso alle regionali del 5 novembre, ha come suo unico esponente in giunta l'avvocato penalista Ruggero Razza, 37 anni: candidato alla Presidenza della Regione nel 2008 contro Lombardo, già esponente de La Destra catanese e assessore della giunta Musumeci alla provincia di Catania, Razza avrà un settore di forte peso qual è quello della Sanità.

Le sorprese sono tutte nell'Udc. Ai centristi vanno due poltrone. Mimmo Turano, avvocato di Trapani, ex capogruppo Udc nella passata legislatura, rientra nello Scudocrociato dopo aver aderito per un breve periodo ai Centristi per la Sicilia di Giampiero D'Alia. A lui va la guida delle Attività produttive. L'altra poltrona va a Vincenzo Figuccia, che da poche settimane ha lasciato gli azzurri, dopo un'estate di fuoco con il leader forzista Gianfranco Miccichè. Candidatosi come capolista dell'Udc a Palermo, riesce a spuntarla su Ester Bonafede e Margherita La Rocca Ruvolo, che ambivano ad entrare nel governo. A lui la delega dell'Energia e dei Rifiuti, guidata nella precedente legislatura dal magistrato
Vania Contrafatto.

I Popolari e autonomisti di Saverio Romano e Raffaele Lombardo portano a casa ben tre rappresentanti: Toto Cordaro ha in mano il Territorio e Ambiente. Cordaro, avvocato, ha più di una legislatura alle spalle come parlamentare regionale, è stato capogruppo all'Ars di Cantiere Popolare; Mariella Ippolito, presidente dell'Ordine dei farmacisti
di Caltanissetta, e presidente provinciale di Federfarma, è stata candidata con Rivoluzione civile di Ingroia alle Politiche del 2013, e viene destinata alla Famiglia e ai Servizi sociali; all'ex rettore dell'Università di Palermo, Roberto Lagalla, considerato fuori quota, che aspirava a tornare all'assessorato di piazza Ziino che guidava ai tempi di Cuffaro, avrà il difficile compito di guidare la Formazione professionale.

L'assessorato al Turismo va a Sandro Pappalardo. Esponente catanese di Fdi, è un altro assessore che Musumeci considera un "fedelissimo". Resta fuori dal governo la Lega. L'unico esponente leghista, Tony Rizzotto, si iscriverà al gruppo Misto in segno di protesta, a meno di sorprese dell'ultima ora. Il partito della Meloni aveva fatto lista comune alle regionali con Noi con Salvini superando lo sbarramento del 5%, che ha permesso l'elezione all'Assemblea anche di Rizzotto."Prendiamo atto che non abbiamo chiesto niente a nessuno - commenta Matteo Salvini - Musumeci è valido, onesto, sono contento abbia vinto. Se hanno ritenuto di preferire per la giunta gli uomini di Lombardo e Cuffaro lasciando fuori noi mi hanno fatto un favore. Se nella squadra si è preferito il vecchio al nuovo, il nuovo sta alla finestra".