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MONDO

Casa Bianca: previsto incontro del Presidente con Merkel

Nato. Trump: Germania prigioniera della Russia, aumenti spesa per la difesa

Il presidente americano ha reiterano l'accusa agli Stati europei di non pagare quanto dovrebbero in termini di spesa militare. La questione dei 'conti' Nato nasce nel 2014, quando venne concordato che ogni Stato membro avrebbe aumentato la spesa militare al 2% del pil nazionale entro il 2024, però solo due terzi degli alleati hanno approntato un piano coerente con tale obiettivo

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"La Germania è prigioniera della Russia, gli accordi energetici con la Russia sono inappropriati". E' un Donald Trump all'offensiva a 360 gradi quello appena sbarcato a Bruxelles per il vertice dell'Alleanza atlantica con la partecipazione dei capi di stato e di governo.

La visione di Trump sul ruolo della Germania è nota e punto per punto l'ha ribadito a poche ore dall'inizio del vertice Nato che si svolge in un contesto di grande confusione politica nutrita dall'impostazione della Casa Bianca che punta allo smantellamento del sistema multilaterale di cooperazione politica ed economica. I temi della difesa e della sicurezza globale, quindi della missione della Nato, si mescolano inevitabilmente al conflitto commerciale che non accenna a placarsi.

La Germania è prigioniera della Russia, dice Trump dopo la colazione con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, "perchè acquista da Mosca il 60% dell'energia" di cui ha bisogno. "Pagano miliardi di dollari alla Russia e noi dobbiamo difenderci contro la Russia, non è normale: la Germania è totalmente controllata dalla Russia, penso che per la Nato sia una cattiva cosa che non dovrebbe accadere". 


Poi il presidente americano ha reiterano l'accusa agli Stati europei di non pagare quanto dovrebbero in termini di spesa militare: "Noi proteggiamo la Germania, la Francia, proteggiamo tutti questi paesi e gli Stati Uniti pagano troppo, e' sproporzionato e ingiusto per i contribuenti americani. Fonti della Casa Bianca fanno sapere che Trump incontrerà la Cancelliera Angela Merkel in un bilaterale a Bruxelles a margine del vertice.

Come nasce la questione dei 'conti'
La questione dei 'conti' Nato nasce nel 2014, quando venne concordato che ogni Stato membro avrebbe aumentato la spesa militare al 2% del pil nazionale entro il 2024, però solo due terzi degli alleati hanno approntato un piano coerente con tale obiettivo. Gli Usa arrivano al 70% della spesa complessiva degli Stati Nato e in rapporto al pil nazionale arrivano al 3,6%. Per quanto riguarda la spese per la Nato la quota americana e' del 22%. E il 15% della spesa americana viene destinata alle esigenze Nato per la difesa in Europa. 

La posizione dei Paesi Ue nelle spese per la Difesa è differenziata: il Regno Unito sta sempre poco oltre il 2% del pil, la Francia si è impegnata a mettersi in regola entro il 2025 (nel 2018 arrivera' all'1,81%), la Grecia è un partner modello: 2,38% (secondo per maggiore spesa militare dopo gli Usa). Estonia e Polonia sono al 2%. Lettonia, Lituania e Romania arriveranno al 2% quest'anno. La spinta ad accelerare l'aumento della spesa a Est riflette la preoccupazione (estrema in Polonia e nei Paesi Baltici) per le politiche russe.

La Germania investe l'1,24% del pil anche quest'anno e prevede di raggiungere l'1,5% nel 2025. Belgio, Lussemburgo e Spagna spendono meno dell'1%. L'Italia spenderà quest'anno l'1,4% del pil con un aumento del 4% rispetto al 2017. L'Italia si e' impegnata a raggiungere entro il 2024 una spesa del 2% del pil ma tenendo conto anche della spesa per le missioni internazionali.

Stoltenberg: Trump molto diretto su spese difesa
Tra gli alleati della Nato "esistono delle differenze su diversi temi", ma "siamo tutti d'accordo sul fatto che esiste un'intesa sui fondamenti della nostra alleanza" e sulla necessità di incrementare le spese per la difesa. Lo dice il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in apertura del vertice dei capi di Stato e di governo dell'Alleanza. Stoltenberg, che questa mattina ha avuto un colloquio con il presidente Usa, Donald Trump, ha definito "molto diretto" il linguaggio del capo della Casa Bianca, in particolare sulla richiesta agli alleati di incrementare le spese per la difesa.

Ma "sul tema del burden sharing siamo tutti d'accordo - ha aggiunto - chi spende meno del 2% del Pil deve spendere di più, tutti gli alleati devono incrementare la loro spesa". Stoltenberg ha ammesso le divisioni tra gli alleati alla vigila del vertice "ma malgrado cio' mi aspetto un accordo sui fondamenti, ovvero sul fatto che siamo più forti insieme", ha detto. E avverte: alleanza Usa-Ue non è scritta nella pietra.