13:32, la Nuova Zelanda sprofonda nel silenzio in ricordo delle vittime del massacro di Christchurch
Una settimana fa a quest'ora il suprematista bianco Brenton Tarrant faceva irruzione nella moschea di Al Noor.
Tutta la Nuova Zelanda è sprofondata nel silenzio per due lunghi minuti, dalle 13.32 alle 13.34 locali, per onorare le 50 vittime del massacro di Christchurch. E' stato quasi esattamente a questa stessa ora che una settimana fa un suprematista bianco, Brenton Tarrant, di 28 anni, ha fatto irruzione nella moschea di Al Noor, il primo dei due luoghi di culto colpiti, proprio durante la preghiera del venerdì.
Oggi la Nuova Zelanda piange, unita. Con gesti volti a restare nella memoria. Centinaia di donne neozelandesi, a cominciare dalla premier Jacinda Ardern, hanno deciso di portare l'hijab in segno di solidarietà con le comunità islamiche del Paese, in risposta all'iniziativa nazionale "Headscarf for Harmony".
"Se appare qualcuno con un'arma in mano, voglio mettermi tra di lui e la persona contro quale la punta: voglio che non possa riconoscere alcuna differenza. Perché non c'é nessuna differenza", ha detto Bell Sibly, una delle donne che partecipano all'iniziativa di Hagley Park, che si trova proprio accanto alla moschea di al Noor. E' d'accordo Robyn Molony, anche lei presente alla manifestazione: "Portiamo il velo per mostrare il nostro sostegno, il nostro amore e la nostra solidarietà. Nella speranza, se lo facciamo tutte, che questo gesto mostri alle donne di religione islamica che sono tutt'uno con noi".
La cerimonia davanti alla moschea è iniziata con il canto del muezzin, che è stato trasmesso in diretta da radio e televisione. "I nostri cuori sono spezzati, ma noi non siamo spezzati", ha detto alla folla l'imam Gamal Fouda nel suo discorso di oltre 20 minuti. "Noi stiamo uniti, e siamo deciso a non farci dividere da nessuno", ha ribadito l'imam. E, rivolgendosi ai familiari delle vittime, ha aggiunto: "I vostri cari non sono morti invano. Il loro sangue ha nutrito il seme della speranza".
Anche la premier Jacinda Ardern è venuta qui per la preghiera del venerdì, anche lei portando l'hijab: "La Nuova Zelanda e' in lutto insieme a voi. Siamo uniti", ha detto Ardern ad Hagley Park.Per il venerdi' di preghiera migliaia di persone hanno affollato le moschee a Wellington, ad Auckland e in altre citta' della Nuova Zelanda. La settimana prossima e' prevista una cerimonia funebre nazionale.