Velasquez: unità tra i colombiani, dopo l’attentato che ha lasciato più di 21 morti a Bogotà
Unità dei colombiani contro il terrorismo. Questo è il messaggio centrale del presidente Ivan Duque alla fine di una tragica giornata che ha risvegliato i peggiori fantasmi del passato. E’ uno dei più feroci attacchi dopo la firma di pace con le FARC. Roberto Montoya ha intervistato l'ex ambasciatore colombiano presso la Santa Sede, Cesar Mauricio Velasquez
Qual è la situazione attuale dopo l’attentato di ieri sera in Colombia?
Il presidente Iván Duque ha indetto tre giorni di lutto nazionale. La Colombia mantiene l’ottimismo sull’accordo di pace firmato dal precedente governo colombiano, quello di Juan Manuel Santos con le Farc. Ci sono però dubbi su alcuni dissidenti delle Farc, che comunque non hanno voluto partecipare all’accordo di pace. Oggi, questi dissidenti continuano a delinquere con il narcotraffico, usano armi, spaventando popolazioni in particolare nella zona di frontiera con il Venezuela.
Ma come si è risvegliata stamattina la Colombia?
I colombiani si sono alzati stamattina appoggiando le forze armate, la polizia, e rispingendo l’atto terroristico vigliacco che ha provocato 80 feriti e la morte di 21 persone. La Colombia si è alzata chiedendo al governo trasparenza e azioni per frenare questi atti terroristici. La Colombia chiede legittimità e legalità di fronte all’accordo e auspica che questo atto non mini in alcun modo il cammino di pace siglato nel 2016.
Pensa che con questo attentato l’accordo di pace si possa indebolire?
L’attentato di ieri porta alla luce diffidenze e dubbi sulla fermezza dell’accordo, ma questo non deve significare fare un passo indietro e distruggere l’accordo, la validità non viene messa in discussione. E’ necessario dare segni di legittimità e legalità dell’accordo e mostrare la volontà del governo di affrontare il terrorismo, a prescindere dalla matrice.
Parla dei dissidenti delle Farc e del gruppo guerrigliero ELN?
Sì, questo terrorismo proviene dai dissidenti delle Farc che non hanno mai voluto far parte del processo di pace, queste persone devono essere soggette alla legge dello Stato colombiano. Nello stesso modo il governo Colombiano non deve cedere alle pressioni dell’altro gruppo guerrigliero. L’esercito di Liberazione Nazionale, l’ELN che presumibilmente vuole un processo di pace. Finora non si sa che chi sia l’autore dell’attentato, stiamo facendo soltanto delle ipotesi su quello che è successo.
Mi spieghi meglio…
L’attentato ha lasciato senza fiato la società colombiana. Avevamo un’illusione, con la firma dell’accordo di pace del 2016. Se l’attentato è stato eseguito dai dissidenti delle FARC o dal gruppo guerrigliero dell’ELN, questa azione non rappresenta una via d’uscita o un cammino futuro per la Colombia. Non si può porre fine alla speranza, all’ottimismo di tutti i colombiani, dopo la firma dell’accordo di pace, con atti come questi.
Quando c’è stato l’ultimo attentato in Colombia?
Dopo la firma dell’accordo di pace ci sono stati due grandi attentati, uno nel febbraio del 2017 a Bogotà dove sono rimasti feriti 30 poliziotti, e un altro, una bomba nel giugno dello stesso anno in un centro commerciale di Bogotà, dove morirono tre donne. Prima, ci fu un attentato nel 2012 che coinvolse il politico e giornalista Fernando Londoño in cui morirono due membri della sua scorta. Le autorità riferirono che gli attentati erano stati eseguiti da dissidenti legati al narcotraffico.
Come definirebbe il panorama attuale dell’America latina?
E’ un panorama politico che sta cambiando verso il centro destra, dopo il cosiddetto socialismo del XXI Secolo. C’è molto narcotraffico, e ci sono molti soldi nel traffico della droga e questo genera molto squilibrio sociale. Dove ci sono i soldi del narcotraffico, ci sono anche armi e terrore. Prima si trattava di piccole organizzazioni, mentre ora ci sono i cartelli della droga che utilizzano la loro forza anche per opporsi alla giustizia, alla polizia e per spaventare la società. Questa è la grande sfida del centro America, luoghi in cui il narcotraffico è molto potente e deve essere combattuto con la forza della legge e della giustizia.