Gli artigiani riciclano missili e i pugnali sono fatti con acciaio delle bombe: è la guerra in Yemen
La materia prima del lavoro di Ali Ghomari arriva sibilando dal cielo sopra Hajja
Siamo in Yemen dove i missili sparati dai jet della coalizione guidata dai sauditi piovono su miliziani e civili, uccidendo e mutilando migliaia di persone. Bambini e contadini raccolgono le schegge dai campi coltivati, dai vicoli sporchi dei quartieri più poveri e le vendono a Ghomari e agli altri artigiani che le trasformano, non in aratri o attrezzi agricoli, ma in coltelli. Non si tratta di semplici pugnali ma di Jambiya, piccole daghe ornamentali che tutti gli uomini yemeniti, compiuti i 14 anni, portano sempre con sé per mostrare prestigio e coraggio. La corta lama ricurva è abbinata con un fodero ancor più marcatamente ricurvo, il manico è di legno finemente lavorato, ma nei pezzi più costosi è di corno di bufalo o rinoceronte. Più vale il pugnale, più è elevato lo status dell'uomo che lo indossa. I prezzi vanno da 100 a 150 dollari, ma le armi antiche possono valere centinaia di migliaia di dollari. Come la katana giapponese, la Jambiya può essere estratta solo in caso di provata necessità o per talune ricorrenze e festività, come ad esempio durante le tradizionali danze dei coltelli in uso durante i matrimoni.
Questi pugnali un tempo erano fatti di acciaio di importazione, ma i prezzi elevati hanno costretto gli artigiani a usare i rifiuti della guerra. Un chilogrammo di acciaio ricavato dai frammenti dei missili costa circa 500 rial (meno di $ 1), la metà del prezzo dell'acciaio turco. Ghomari, che ha 50 anni, dice di aver imparato il mestiere da suo padre, che lo ha ereditato dai suoi antenati. Dice anche che una volta si campava bene forgiando pugnali, ma che adesso è difficile sfamare sei figli con l'economia devastata dalla guerra. Se ci sono soldi investe in pezzi di camion e auto distrutti dai bombardamenti perché l'acciaio è di migliore qualità. Più forte è l'acciaio, più costoso è il pugnale.
La guerra tra il governo yemenita e i ribelli sciiti Houthi va avanti da quasi quattro anni. La coalizione a guida saudita dei paesi sunniti supportati dagli Stati Uniti si è unita alla mischia nel marzo 2015, lanciando un'implacabile campagna aerea con un arsenale composto principalmente da missili, che forniscono molto metallo a Ghomari e alla sua famiglia. Niente di nuovo per lui. Già suo padre, spiega, durante la guerra civile del 1962-1970 aveva riciclato razzi e proiettili. Poi mostra l'incudine su cui lavora l'acciaio incandescente: è un guscio di mortaio vuoto degli anni '60.