India. Monsone killer si abbatte sul Kerala: oltre 300 morti nelle inondazioni più gravi del secolo
Una stagione monsonica infernale si sta abbattendo da giorni sullo Stato meridionale del Kerala in India e ha già fatto oltre 300 vittime e 220mila sfollati. Mai tanta pioggia dal 1924
È ormai di 324 morti il bilancio delle inondazioni dovute alle piogge monsoniche che da giorni stanno colpendo lo stato del Kerala, nel sud dell'India. Centinaia le case distrutte o danneggiate dalle alluvioni e dalle frane che, secondo quanto riporta la BBC online, hanno portato a 220mila il numero degli sfollati, accolti in 1500 campi di accoglienza. Massiccio lo schieramento messo in campo dal governo locale con dodici squadre della National Disaster Response Force (NDRF), che comprendono circa 540 persone, in aggiunta alle 18 squadre già schierate, che affiancano i contingenti dell'Esercito, della Marina e dell'Aeronautica messi a disposizione dal governo centrale per le operazioni di soccorso. Circa 10mila chilometri di strade sono inagibili. Secondo le ultime previsioni la pioggia dovrebbe cominciare a dare respiro a partire dal 19 agosto.
Inversione di tendenza
Le peggiori inondazioni nella storia recente del Kerala si registrarono nel luglio del 1924 quando i 3 mila millilitri di pioggia caduti sulla regione provocarono più di 1.000 morti. Quest'anno, tra il primo giugno e il 15 agosto sono piovuti sul Kerala 2.087 millimetri di pioggia con un incremento del 30 per cento rispetto agli anni precedenti. Di norma in Kerala si prevedono circa 1.606 mm di pioggia durante la stagione monsonica che fino a poco tempo fa è stata più secca del solito. Nel periodo dal 1901 al 2016 sono state osservate precipitazioni inferiori alla media, ma dal 2015 le piogge sono in costante aumento.