La Brexit mina processo di pace in Irlanda del Nord: 20 anni fa l'accordo che fermò la lotta armata
Era il 10 aprile 1998 quando fu siglato l'accordo che portò la pace nella regione. Ma l'ombra della Brexit minaccia una nuova divisione tra il Nord e la Repubblica d'Irlanda
Vent'anni senza lotta armata, così l'Ira e a seguire le principali organizzazioni paramilitari decisero di porre fine a trent'anni di disordini. Un 'patto' sancito dall'Accordo del Venerdì Santo, siglato il 10 aprile 1998 a Belfast. Un avvio di 'processo di pace', un tentativo che nel tempo si è rivelato efficace per il futuro dell'Irlanda del Nord, legata a Londra, e alla provincia dell'Ulster. Ora tutto questo è a rischio, visto che la Brexit potrebbe reintrodurre il confine, che in qualche modo ha accentuato la divisione politica e religiosa, tra il nord dell'isola e l'Eire.
In occasione dei ventanni dall'Accordo, Hillary Clinton ha commentato dalle pagine del Guardian i rischi di un ritorno al cosiddetto 'hard border' tra le due Irlande, quale conseguenza dell'uscita del Regno Unito dalla Ue. Nel suo primo articolo dopo la sconfitta nelle elezioni del 2016, l'ex segretario di Stato Usa sottolinea che la Storia "non perdonerà" l'errore di una nuova divisione in Irlanda, che "comprometta la pace per la quale la gente ha votato, combattuto ed ha perfino perso la vita".
"Il ripristino del confine sarebbe un enorme passo indietro, con un ritorno al passato e le comunità di nuovo divise", scrive la Clinton, che all'epoca dell'Accordo del Venerdì Santo, era alla Casa Bianca in veste di first lady. E fu proprio l'amministrazione guidata dal marito Bill ad esercitare una decisiva mediazione nell'accordo.
La spinosa questione del confine irlandese è stata temporaneamente accantonata dai negoziatori di Londra e Bruxelles, ma una soluzione dovrà essere individuata prima del prossimo vertice europeo di giugno. Sulla vicenda è intervenuto anche l'ex presidente Usa Bill Clinton, che parlando a Dublino ha definito l'accordo di pace del 1998 "un segnale di speranza per i popoli che nel mondo si trovano incastrati all'interno di un conflitto".