Pensioni. Camusso: disatteso impegno governo
Manifestazioni in cinque piazze: Roma, Modena, Palermo, Bari e Cagliari. Nel capoluogo siciliano, Maurizio Landini. "Diciamo con chiarezza che non va. Ci rivolgiamo al parlamento per chiedere dei cambiamenti"
"Per cambiare il sistema previdenziale, per sostenere sviluppo e occupazione, per garantire futuro ai giovani". Questi i motivi al centro della mobilitazione nazionale della Cgil di oggi proclamata dopo l'esito del confronto con il Governo sul tema della previdenza, considerato "insufficiente". Sono cinque le manifestazioni organizzate dalla Confederazione con lo slogan "Pensioni, i conti non tornano!". A Roma l'appuntamento in piazza della Repubblica, da dove si snoda il corteo fino a piazza del Popolo. "Siamo in piazza perchè non c'è l'attenzione che deve essere data al lavoro, perchè il governo ha disatteso l'impegno che aveva preso con noi un anno fa perchè bisogna dare una svolta sulla qualità del lavoro e bisogna pensare al futuro di questo paese, in particolare, ai giovani, alle donne ai quali continuano a non venir date risposte" - ha detto la leader della Cgil, Susanna Camusso - Gli impegni disattesi si riferiscono all'accordo che si fece nel settembre dell'anno scorso con il governo che prevedeva la definizione di norme previdenziali per le lavoratrici, per i giovani per permettere loro di avere la flessibilità nel sistema contributivo, per le pensioni di garanzia perchè allora si disse che bisognava intervenire sul meccanismo dell'eta' pensionabile che è un inseguimento continuo". Nel capoluogo siciliano, Maurizio Landini. "Diciamo con chiarezza che non va. Ci rivolgiamo al parlamento per chiedere dei cambiamenti"