Cronaca

Ultim'ora

Napoli, Campi Flegrei: tre forti scosse, magnitudo 3,2, gente in strada

Anpi, Carla Nespolo: "Rieducare i razzisti. E basta con la sinistra equidistante"

La parola alla nuova presidente dell'Associazione nazionale partigiani d'Italia, la prima donna: "Dobbiamo lavorare per costruire nel Paese una coscienza collettiva antifascista. Ai ragazzini che subiscono il fascino di CasaPound o di Forza Nuova dobbiamo spiegare la storia"

2 minuti di lettura
MILANO - "La loro idea di patria è l'esatto contrario della nostra, e ha portato alla morte di milioni di persone. La patria per come la intendiamo noi è pace, non violenza. I fascisti si rassegnino: per il loro messaggio razzista, in democrazia, non c'è spazio". Carla Nespolo, 74 anni, è la nuova presidente nazionale dell'Anpi: la prima non partigiana, la prima donna. Succede a Carlo Smuraglia, nominato presidente emerito.

Ha visto la "marcia dei patrioti" di Forza Nuova?
"Il fatto che l'abbiano chiamata così mi consente di dirlo subito: la patria per come la intendono i fascisti non ha niente a che vedere con la nostra democrazia pluralista, con i suoi valori, le sue fondamenta, con la Costituzione italiana che è antifascista e si basa sulla giustizia sociale".

Per Forza Nuova e gli altri partiti neofascisti giustizia sociale è l'"Italia agli italiani". Fuori gli immigrati.
"Il razzismo è sempre stato il brodo di coltura di ogni fascismo, infatti loro lanciano messaggi razzisti. La nostra giustizia sociale si basa sugli articoli 1 e 3 della Costituzione. Lavoro e niente discriminazioni di razza e socio economiche. I diritti delle persone devono, io dico, dovrebbero, essere tutelati dalla nostra Carta".

"No allo Ius soli" era uno degli slogan del corteo dell'Eur.
"Ignoranza. Parliamo di bambini nati in Italia, che parlano perfettamente l'italiano, che vanno nelle scuole italiane. Rifiutare loro la cittadinanza è un atto di crudeltà razzista. Non mi sento di attribuire grandi colpe ai ragazzini che ripetono questi slogan a pappagallo. Le colpe le hanno quelli che li strumentalizzano. Noi però dobbiamo agire sulle nuove generazioni".

Come?
"Hai attaccato l'adesivo di Anna Frank? Adesso ti leggi il suo diario, studi la sua storia, impari. Questi fenomeni si combattono con la conoscenza, la cultura, il rispetto della memoria. Spieghiamo a questi ragazzi che dicono "Italia agli italiani" e "Europa agli europei" che l'idea di Europa è nata a Ventotene dagli antifascisti. Mi preoccupa la diffusione di nazionalismi e fascismi in Europa. Il processo di sviluppo di Europa dei popoli si è fermato".

Quanto la preoccupa l'avanzata dei movimenti neofascisti in Italia?
"Non poco. Ha sbagliato chi fino a ieri ha minimizzato. Come Anpi organizziamo campagne di informazione massicce. Spero che la politica si faccia sentire sempre di più. E spero che la magistratura faccia il suo dovere. Perché ci vuole informazione e conoscenza, ma anche repressione ".

Può spiegare meglio?
"Sono indignata da alcuni provvedimenti dei magistrati. La spiaggia fascista di Chioggia non è una goliardata. La parata dei saluti romani del 29 aprile al cimitero Maggiore di Milano non è stata una "cerimonia funebre". Ricordo a tutti, anche a chi deve giudicare certi episodi, che il fascismo non è un'opinione, è un crimine. Lo dicono le leggi italiane".

Perché spesso queste leggi non vengono applicate?
"Vorrei saperlo anch'io. Mi auguro che magistrati e giudici tengano sempre a mente la nostra Costituzione".

Dopo la denuncia di "Repubblica" il ministro dell'Interno Minniti ha vietato la farsa della marcia su Roma. Che ne pensa?
"Ho apprezzato. Ma mi spaventa il silenzio di molti politici, anche di sinistra. E poi quello che succede in molti Comuni. L'equiparazione, l'equidistanza. Per la serie: intitoliamo una via a Pertini e una a Mussolini. Non va bene. Le istituzioni devono svolgere il loro ruolo democratico, agire sulla base della Costituzione. Che, ripeto, è antifascista. Lo ricordo anche a quegli amministratori che un giorno vanno a rendere omaggio ai partigiani e il giorno dopo ai caduti repubblichini. O che lasciano la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. I morti sono tutti uguali, è vero. Ma noi viviamo in pace da 70 anni perché ci sono state la Resistenza e la Liberazione".

Come sarà la sua Anpi?
"Continua nel rinnovamento. Sono d'accordo con Carlo Smuraglia: dobbiamo lavorare per costruire nel Paese una coscienza collettiva antifascista. Quello che si è fatto non basta. Ai ragazzini che subiscono il fascino di CasaPound o di Forza Nuova dobbiamo spiegare la storia. Come sono andate realmente le cose. Come disse Vittorio Foa a un parlamentare missino che inneggiava al fascismo: "Vede, siccome abbiamo vinto noi lei può criticarci. Se aveste vinto voi noi saremmo in galera o in ospedale". E' questo il punto".