Viaggio a Rosarno nell'inferno dei braccianti
Fino a qualche mese fa erano più di 2.500 i lavoratori stranieri ammassati nella baraccopoli della piana di Gioia Tauro. Acqua corrente saltuaria, elettricità a intermittenza e condizioni di vita precarie tra roghi di rifiuti, prostituzione e caporalato. Oggi il ghetto più grande d'Italia è in via di dismissione: i braccianti ci sono ancora, ma molti di loro vivono in una nuova tendopoli (foto di Valentina Benvenuti)