Cronaca

Chieti, Forza Nuova contro il presepe vivente: "La Madonna è nera e Gesù una femmina"

Scoppia la polemica per la decisione di far interpretare il ruolo di Maria e quello del Bambinello a una donna di colore e a sua figlia di sette mesi: "È blasfema". Ma il  responsabile della Comunità Papa Giovanni XXIII (Apg23) replica: "Scelta altamente simbolica"
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CHIETI - Il presepe vivente di Chieti con la Madonna di colore e una bambina a interpretare Gesù non è proprio piaciuta a Forza Nuova. Così è esplosa la polemica: "Quando anche in una realtà come quella teatina si arriva a tanto, vuol dire che il limite è stato superato come ne è un esempio il prossimo presepe vivente organizzato a Chieti, dove la natività sarà rappresentata da una Madonna di colore e un Gesù Bambino femmina", ha protestato Arianna Spinelli responsabile di Forza Nuova Chieti.

"Escludiamo subito implicazioni razziali o sessiste, ma non si comprende apparentemente il fine di questa scelta, sia del Comune sia per il silenzio del vescovo teatino Forte". Secondo Spinelli, dietro c'è un chiaro intento elettorale: "Per noi lo scopo di tutto questo è palese, sia per la qualità della politica locale, sia per la complicità clericale, le elezioni sono sempre più vicine e certi mezzucci fanno guadagnare sempre qualche voto. Sappiamo bene che ogni popolo rappresenta la Natività in base al connubio tra fede e antiche tradizioni - continua Spinelli - e che Gesù cambia connotazioni a seconda di dove viene rappresentato, ma ci domandiamo in quale paese islamico troverebbe posto una scelta di tal genere? Un Maometto bianco e pure femmina?".

Una scelta a cui si attribuisce un significato blasfemo: "Complimenti al sindaco di Chieti per aver avallato questa trovata propagandistica e blasfema e un grazie al vescovo per il suo grave silenzio", conclude Spinelli.

Un nuovo episodio di intolleranza che segue i solchi tracciati da quelli avvenuti nell'ultimo mese ad opera di Casa Pound e Foza Nuova contro lo Ius soli.


Alle proteste di Forza Nuova replica Luca Fortunato, responsabile della Comunità Papa Giovanni XXIII (Apg23) di Chieti: "La scelta dei tre protagonisti del nostro presepe vivente di Chieti per noi è altamente simbolica", dice, commentando la polemica nata dalla decisione di affidare a una donna di colore e alla sua bimba di sette mesi il ruolo di Maria e di Gesù Bambino nella rappresentazione in programma nel pomeriggio.

"Giuseppe, Maria e Gesù Bambino saranno impersonati da Emanuele Ferraro, Joy Peter, giovane nigeriana, e sua figlia Princess. Sono tutti ospiti della struttura 'Capanna di Betlemme' di Chieti gestita dalla nostra Comunità fondata da don Oreste Benzi e rappresentano la missione che portiamo avanti da 50 anni: lottare contro le ingiustizie. Joy, infatti, era una ragazza di strada, una schiava degli anni 2000. Oggi, dopo aver incontrato la Comunità, lavora e si è costruita una famiglia. Anche il 'nostro' San Giuseppe era schiavo della droga e oggi è diventato un volontario e aiuta chi, come lui, è 'caduto' e vuole rialzarsi. Sono due storie che rappresentano una rinascita, una resurrezione, un ritorno alla vita: associarli alla Natività ci è sembrato del tutto naturale", conclude.