Cronaca

Roma, l'addio a Pamela in una chiesa stracolma di donne. La famiglia: "Contro barbarie, vogliamo giustizia"

La bara bianca è arrivata nella chiesa di Ognissanti accompagnata dai genitori, parenti e amici. In chiesa anche la sindaca Virginia Raggi e quello di Macerata Romano Carancini. La mamma: "Anche se ti hanno fatto un male atroce tu sei viva , alla faccia di tutte quelle persone che ti hanno massacrato".

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Una donna minuta senza più lacrime che trova consolazione nel calore delle centinaia di persone venute a dare l'ultimo saluto a Pamela. Una delegazione della comunità nigeriana che affronta gli sguardi ostili della Chiesa, depone dei fiori ai piedi della bara e, seppure a distanza, si inchina con la mano sul cuore davanti ai genitori della diciottenne romana massarata tre mesi fa a macerata da uno spacciatore nigeriano.

Roma: applausi, palloncini e lacrime davanti alla bara bianca di Pamela Mastropietro

Nessuna polemica. Nel giorno dei funerali di Pamela Mastropietro, la famiglia - che pure ribadisce la sua ferma richiesta di giustizia - accetta la solidarietà di tutti. È lo zio di Pamela, l'avvocaro Marco Valerio Verni, a sottolinearlo: "Oggi è il giorno che dedichiamo al ricordo di Pamela senza offuscarlo con le polemiche o altro.
Abbiamo accettato gli omaggi floreali di tutti, abbiamo stretto le mani a tutti - dice -  La comunità nigeriana collabori, chi sa parli. Bisogna fermare questa barbarie, ovunque sia".

Roma, lo zio di Pamela: "Accettiamo i fiori di Traini e di tutti, non è il giorno delle polemiche"

La comunità nigeriana risponde con una nota: " Preghiamo che questo atto barbarico non si ripeta e possa riposare in pace l'anima di Pamela. Siamo molto addolorati per quanto accaduto e preghiamo perchè Dio conforti la famiglia di Pamela e  le dia la forza per sopportare questa irreparabile perdita".  

Centinaia di abbracci infiniti. Familiari, amici ma anche tantissime donne, mamme, ragazze sconosciute. Per Alessandra Verni, nel giorno dell'ultimo saluto a Pamela, a più di tre mesi dall'orribile fine della diciottenne romana uccisa a Macerata, è stato il giorno del calore e della solidarietà che fino ad ora si era sentita mancare. "Mi manchi da morire, quello che ti hanno fatto è disumano, è un male atroce. Ti sei meritata il paradiso, perché l'aldilà esiste e anche se ti hanno fatto un male atroce tu sei viva, alla faccia di tutte quelle persone che ti hanno massacrato" ha detto di fronte alle persone presenti. E poi all'uscita dalla Chiesa ha aggiunto: " Me l'hanno massacrata.. ma io non mollo. Ci sarà giustizia, ci sarà ci sarà".

Roma, la mamma di Pamela: "Me l'hanno massacrata ma io non mollo"

La chiesa di Ognissanti in via Appia nuova era stracolma di gente arrivata a salutare il feretro bianco di Pamela Mastropietro sormontato da un letto di rose rosse. I banchi pieni di persone che indossavano magliette con il volto della ragazza con sopra una corona e la scritta "da qui non ti potrà portare via nessuno". Anche la mamma e il papà di Pamela indossavano la maglietta con il volto della figlia.

Il feretro bianco era attorniato di mazzi e corone di fiori tra cui quella inviata dalla sindaca di Roma Virginia Raggi che ha dichiarato per oggi giornata di lutto cittadino a Roma. Tra le corone anche quella di Luca Traini, l'uomo in carcere a Macerata per avere voluto vendicare a modo suo l'omicidio di Pamela sparando dal finestrino della sua auto a tutte le persone di colore che vedeva e ferendone sei. Già ieri a Macerata, al momento di portare via la bara di Pamela, la mamma Alessandra Verni aveva ricevuto un mazzo di fiori da Traini e aveva dichiarato di non provare alcun imbarazzo per un gesto di attenzione che anzi le faceva piacere. 

"Infinitamente manchi ma ci sei..." si legge nello striscione rosa appeso all'inferriata della chiesa. "Lotteremo fino in fondo affinché questa ragazza di 18 anni, questa bambina uccisa con delle coltellate, fatta a pezzi e messa in due trolley trovi giustizia" è stato il primo commento dello zio Marco Valerio Verni, nonché legale della famiglia, davanti alla chiesa. "Lo faremo per lei, per la sua famiglia e per tutto il mondo civile perché questa è la battaglia di tutto il mondo civile contro quello della barbarie". Ha poi aggiunto: "La comunità nigeriana per ora ha fatto solo parole. Fanno in tempo a venire visto che la messa inizia alle 11.00". E, in effetti, in chiesa è arrivato un rappresentante dell'ambasciata nigeriana, Prince Samuel Chima Ibezim, che ha deposto una corona di fiori sulla bara. 


Presenti ai funerali anche la sindaca di Roma Raggi - che si è stretta in un lungo abbraccio con la mamma Alessandra - e il sindaco di Macerata Romano Carancini, che ha dichiarato il lutto cittadino nella città marchigiana, con una delegazione del comune. In chiesa anche Giorgia MeloniMaurizio Gasparri, Domenico Gramazio e Stefano Fassina.

"Pamela è tornata a casa e ora voglio stringerla in un forte abbraccio spirituale, in questo abbraccio misericordioso di Dio. Siamo in un tempo in cui gli adulti non sognano più e non sanno quindi dare speranza. Ma i nostri giovani non possono avere sogni di speranza se non ci sono coloro che li sostengono e accompagnano. Vorrei fosse questo il senso di questa celebrazione", ha detto dall'altare il celebrante don Francesco. Dopo la lettura del vangelo, un brano dell'evangelista Luca, il parroco ha aggiunto: "Di fronte a una vicenda come questa, in questi giorni ho chiesto anch'io al Signore di potermi consolare, per potervi consolare a mia volta". Don Francesco ha ricordato il suo incontro con Pamela quando la giovane si preparava per ricevere il sacramento della Cresima, sottolineando la bellezza del suo sorriso.

Alla fine della cerimonia la salma di Pamela Mastropietro è stata tumulata nel cimitero del Verano