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Allarme infanzia: il 70% dei bambini subisce maltrattamenti in famiglia

Indagine Cesvi: i più piccoli a rischio soprattutto al Sud

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In Italia le persone maltrattate, tra bambini e adulti, si stima che siano circa 6 milioni. Per quanto riguarda l'infanzia c'è una forte disparità tra il Nord e il Sud della Penisola. Le maggiori criticità e le condizioni più sfavorevoli nella vita dei minori si riscontrano in Campania, seguita da Calabria, Sicilia, Puglia, Basilicata e Molise. Male anche l'Abruzzo e il Lazio. Tra le regioni dove si registra, invece, il miglior livello di benessere complessivo dei bambini, spicca l'Emilia Romagna seguita da Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige. Questo è ciò che emerge dal primo Indice regionale sul maltrattamento all'infanzia in Italia, presentato a Roma dalla Fondazione Onlus "Cesvi", nell'ambito della campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi #LiberiTutti, in collaborazione con il dipartimento delle Politiche della famiglia della presidenza del Consiglio dei Ministri.

Ma i bambini e le bambine sono maltrattati soprattutto nell'ambiente che più di tutti dovrebbe garantire loro sicurezza e protezione: la casa. Tra il 60% e il 70% dei bambini di età compresa fra i 2 e i 14 anni ha vissuto episodi di violenza dentro le mura domestiche.  "La violenza familiare - ha sottolineato la senatrice Pd, Vanna Iori - è il dramma più diffuso e più sommerso. Anche perchè i bambini spesso tacciono per vergogna e per paura. Ma i segnali ci sono e possono essere raccolti dalla scuola e dagli insegnanti. Tra le problematiche più allarmati - ha continuato Iori - c'è l'abuso sessuale che nel 90% dei casi avviene in famiglia e le vittime sono prevalentemente bambine (78-85%). Questa forma di violenza sottrae ai bambini il diritto di conservare i ricordi di infanzia".

C'è poi la pedopornografia online. Sono sempre di più gli adulti che adescano i bambini  ( 12-14 anni) in rete attraverso i circa 25mila siti pedopornografici intorno ai quali c'è un rilevante giro di affari. Quindi, nel catalogo degli orrori, la prostituzione minorile, legata alla tratta e il turismo sessuale, dove purtroppo l'Italia detiene il primato di 80mila viaggi di questo tipo all'anno". Spesso al maltrattamento si accompagna la trascuratezza dei minori: nel mondo il 16,3% dei bambini è vittima di negligenza fisica e il 18,4% di trascuratezza emotiva. Gli effetti della trascuratezza possono manifestarsi con un ritardo nel raggiungimento delle principali tappe evolutive con disturbi dell'apprendimento oppure con un atteggiamento di eccessiva ricerca di affetto e attenzione da estranei (e il conseguente rischio di esposizione ad altri abusi), una forte chiusura e una sfiducia verso l'altro.

L'Indice regionale sul maltrattamento all'infanzia in Italia confronta per i bambini maltrattati e per gli adulti maltrattanti due livelli di analisi, ed è il risultato dell'aggregazione di 65 indicatori relativi sia ai fattori di rischio, sia ai servizi invece di protezione dell'infanzia sul territorio. Un bambino, afferma "Cesvi", rischierà maggiori abusi in famiglie con un l'elevato livello di povertà, un basso livello di istruzione dei genitori, dove c'è alto consumo di alcol e di droghe da parte dei genitori, situazioni di  disoccupazione, svantaggii socioeconomico etc.  "Nel quadro delle emergenze sociali, il maltrattamento dei bambini è il fenomeno forse peggiore. Gli ex bambini maltrattati - dichiara Daniela Bernacchi, Ceo e General Manager Cesvi - sono gli adulti di oggi che vivono sopportando un pesante fardello di dolore che influenza il loro modo d'essere, e spesso scaricano sui figli il proprio disagio. Si viene a generare così un circuito vizioso di trasmissione intergenerazionale, che solo un intervento esterno, quale ad esempio quello dei servizi pubblici, può interrompere".

Dall'Indice risulta che la Campania è ultima in Italia (20esima sia per contesto che per servizi) anche nella cura e nella prevenzione del maltrattamento seguita da Calabria, Sicilia, Puglia, Basilicata e Molise. Tra quelle 'virtuose' - con una situazione di contesto e un'offerta di servizi al di sopra della media - Emilia Romagna, Veneto, Liguria, Piemonte, Valle d'Aosta, Friuli Venezia Giulia e Toscana. Al primo posto per quanto riguarda i servizi dedicati alla capacità di cura c'è l'Emilia Romagna; il Friuli Venezia Giulia è primo per la capacità di accedere alle risorse; il Trentino Alto Adige per la capacità di acquisire conoscenza e sapere; la Valle D'Aosta per la capacità di vivere una vita sicura e la Liguria per la capacità di vivere una vita sana.