Cronaca

I migranti soccorsi dalla Diciotti arrivati a Pozzallo. A bordo anche i 42 sopravvissuti al naufragio di una settimana fa

Evacuati con le motovedette mamme e neonati e un uomo con una febbre sospetta. Quasi seicento persone e anche un cadavere. Assegnato il porto sicuro dopo due giorni di incertezze. Il sindaco della cittadina siciliana: "Siamo stati avvertiti tardi, chiederò incontro a Salvini"

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Finalmente la Diciotti con le sue quasi seicento vite a bordo ha un porto sicuro. È Pozzallo, dove è attraccata dopo un'attesa durata più di due giorni. Nel primo pomeriggio sono stati evacuate dieci persone per ragioni mediche - mamme, neonati e un uomo con una febbre sospetta - con delle motovedette che hanno raggiunto la Diciotti. Ci sono anche 42 persone, sopravvissute ad un naufragio, che hanno visto morire amici e familiari i cui corpi sono stati abbandonati in mare da chi li ha soccorsi, che dopo una settimana - il naufragio è avvenuto il 12 giugno - non hanno ancora potuto mettere piede a terra e ricevere un'adeguata assistenza fisica e soprattutto psicologica. E tra gli sbarcati si contano anche due feriti da arma da fuoco già cicatrizzate: uno è stato colpito agli arti superiori e uno agli arti inferiori. Tra i casi che hanno avuto necessità di cure anche quello di un uomo con ustioni da idrocarburi.

A bordo c'è stato un certo nervosismo perché non si capiva per quale motivo non ci si dirigesse verso un porto. Ancora alle dieci di questa mattina non si avevano notizie. "Siamo attualmente in fase stallo, in attesa che il ministero dell'Interno ci dia indicazione del porto dove dirigere la nave", spiegava la Guardia Costiera di Roma.

Nel pomeriggio il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, ha criticato il ritardo con cui la sua amministrazione è stata informata dello sbarco: "Lo abbiamo saputo alle 14:55. È innegabile che ricevere un avviso per tempo consente di avviare al meglio la macchina dell'accoglienza, ma la preparazione e l'abnegazione degli operatori permetterà di affrontare in ogni caso la situazione". Il primo cittadino ha dichiarato tuttavia che chiederà un incontro con il ministro Matteo Salvini: "Ci vuole sinergia e collaborazione per affrontare queste situazioni. Bisogna riconoscere che sta affrontando un problema complicato e l'Italia è stata lasciata sola, ma con questi poveri cristi in giro su una nave militare italiana da una settimana non abbiamo fatto un bella figura a livello internazionale". 

La nave Diciotti della Guardia costiera italiana, tra sabato e domenica, dopo aver sbarcato più di novecento migranti a Catania, ha continuato il viaggio e preso a bordo i 522 migranti salvati da diversi mercantili e dalla Trenton della Us navy per portarli in Italia. Tutti i trasbordi erano già stati completati domenica, ma ancora fino a ieri sera la Diciotti navigava avanti e indietro a nord e sud di Malta in attesa dell'assegnazione del porto di sbarco da parte della sala operativa di Roma.

Intanto la Guardia costiera libica - come si spiega in un comunicato su Facebook - ha salvato 115 migranti, tra cui 2 bambini e 22 donne, a bordo di un gommone che imbarcava acqua otto miglia a nord di Mellitah, a ovest di Tripoli. Cinque dei migranti sono affogati, tre uomini e due donne. Sono stati recuperati i corpi. Il salvataggio dei migranti, tutti provenienti da Paesi africani tranne quattro pachistani, è stato compiuto ieri dalla motovedetta "Ras Jedir". Le onde altissime "avevano sfasciato parte del gommone" e "alcuni migranti illegali sono caduti in mare", riferisce la nota senza fornire altri dettagli.