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Migranti, Malta chiude i porti alle navi Ong e blocca Seawatch e Lifeline: "Attività non chiare"

La decisione de La Valletta che non farà avvicinare le imbarcazioni né farà ripartire quelle 'oggetto di indagini'. L'accusa di Open Arms: "Anche l'Italia nega acque territoriali", ma il ministero dei Trasporti smentisce. Nuovo interrogatorio per il comandante della Lifeline, libero ma obbligato a rimanere a Malta. Anche la Norvegia si fa avanti per ospitare i profughi
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La guerra alle navi delle Ong anche senza migranti a bordo. Malta ha deciso di impedire l'uso dei suoi porti alle navi delle organizzazioni non governative. Lo si legge in una nota del governo de La Valletta. "In seguito ai recenti eventi" dopo il caso Lifeline, Malta "deve accertarsi che le operazioni" di queste navi "siano conformi alle norme nazionali e internazionali": La Valletta "non può consentire a entità con strutture simili a quelle oggetto di indagini di usare il porto per le loro operazioni, né di entrare o uscire". Resta così bloccata anche la nave della Seawatch che, a quanto risulterebbe, è sottoposta a controlli della documentazione dopo il rientro sull'isola una decina di giorni fa per il cambio equipaggio. Stessa sorte dovrebbe toccare dunque alla Lifeline.

La Open Arms, la nave della spagnola Proactiva Open Arms che continua la sua missione nel Mediterraneo ma che da giorni non effettua alcun soccorso chiama in causa anche l'Italia. Già nei giorni scorsi il governo de La Valletta aveva negato all'imbarcazione di entrare in porto per il rifornimento costringendo la Ong a noleggiare una piccola imbarcazione a terra per portare il carburante e i viveri alla nave fuori dalle acque territoriali maltesi. Adesso accusa: anche l'Italia avrebbe inibito l'accesso al suo mare alla Open Arms. Ne dà notizia la stessa Ong con un tweet: "Italia e Malta negano l'accesso alle loro acque alla nave #OpenArms una barca umanitaria che ha salvato più di 5.000 vite in 1 anno sotto il coordinamento della Guardia costiera, che è stata liberata dalla magistratura italiana, e il cui equipaggio è europeo, come la sua bandiera". Ma dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti smentiscono: " Nessuna inibizione, Open Arms è in zona Sar libica e anche la Astral sta navigando verso sud". Ieri Malta avrebbe negato il rifornimento di carburante all'aereo di Pilotes Volontaires, l'Ong dell'aria che da qualche settimana aiuta nell'individuazione dall'alto dei gommoni in difficoltà. Nei giorni scorsi, un'altra nave umanitaria, la Aquarius di Sos Mediterranèe si è vista negare l'accesso in acque maltesi ed è stata costretta a fare rotta fino a Marsiglia per effettuare rifornimento e cambio di equipaggio.

A Malta intanto prosegue l'inchiesta giudiziaria nei confronti del comandante della Lifeline che ieri ha potuto finalmente sbarcare i 234 migranti che aveva a bordo da sei giorni e che verranno ripartiti tra nove paesi europei, agli otto di ieri si è aggiunta oggi la Norvegia. Il comandante questa mattina è tornato negli uffici di Polizia per un nuovo interrogatorio. E' libero ma non ha il permesso di lasciare Malta. Secondo fonti citate dal Times of Malta dovrebbe essere rilasciato dietro cauzione, mentre la nave dell'ong tedesca rimane sotto sequestro. Gli altri componenti dell'equipaggio sono tutti liberi, non sono stati denunciati.

In una conferenza stampa a Berlino, la portavoce Marie Naass ha detto che "il comportamento del governo tedesco (che si è rifiutato di accogliere una parte dei migranti) è scandaloso, anche perché la Germania è fortemente responsabile del fatto che l'Italia sia stata lasciata sola. Non è possibile da un lato bloccare la soluzione europea, come ad esempio sul sistema di Dublino, e dall'altro venire meno alla cooperazione e rifiutare la solidarietà". Ma sull'Italia Naass ha aggiunto: "Le accuse che ci ha rivolto il ministro dell'Interno Matteo Salvini ci hanno scioccato. Ha detto che abbiamo violato le leggi, il che non è vero, e lui non ne ha le prove. Si è espresso in modo sprezzante nei confronti delle persone che avevamo a bordo, parlando di 'carne umana'. Ha detto anche che abbiamo collaborato con gli scafisti, ed è anche questo falso. E' sbagliato chiudere i porti - ha concluso - ma è comprensibile che l'Italia prenda delle misure per disperazione se il resto d'Europa non agisce".