Cronaca

"Migranti, con lo stop agli ingressi in Italia mancano migliaia di badanti"

L'appello di Sant'Egidio: "A rischio l'assistenza degli anziani, servono almeno 50mila visti per motivi di lavoro". Durante la visita del presidente del Consiglio alla comunità il presidente Impagliazzo ha chiesto al governo lo sblocco del decreto in definizione

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ROMA - Un appello al presidente del Consiglio per non privare gli anziani dell'assistenza personale che oggi è garantita in modo crescente dagli stranieri. La comunità di Sant'Egidio chiede di inserire nel decreto flussi, in definizione dal governo, non meno di 50mila visti per motivi di lavoro. "A causa dei restringimenti previsti per gli immigrati e dello stop dei flussi  - dice il presidente di Sant'Egidio, Marco Impagliazzo - le badanti sono diminuite. Il problema è enorme: senza di loro, senza l'assistenza domiciliare o senza la creazione di forme alternative di co-housing, gli anziani non possono più stare a casa loro, condizione essenziale per il loro benessere".

Il presidente di Sant'Egidio spiega di aver chiesto ieri al premier Conte, in occasione della sua visita a Sant'Egidio, di sbloccare il decreto flussi che non viene rinnovato dal 2011 e di aver auspicato che un nuovo decreto sia "fatto entro il 2019". "Le famiglie e gli anziani italiani richiedono molto le assistenti familiari", ha sottolineato Impagliazzo che ha chiesto a Conte anche di "garantire il rinnovo del protocollo per i prossimi corridoi umanitari per i siriani e gli africani del Corno d'Africa". Impagliazzo ha riferito che il presidente del Consiglio "ha ascoltato, gli abbiamo lasciato un promemoria, ora vedremo i risultati".

Dati alla mano, la comunità dimostra quanto sia importante l'assistenza domiciliare per gli anziani. Nel corso del progetto "Viva gli anziani", Sant'Egidio ha seguito  oltre 5mila persone sopra i 75 anni di età di quattro quartieri romani, Testaccio, Trastevere, Monti ed Esquilino, garantendo assistenza domiciliare e una rete di servizi. "Durante l’estate 2015 - dicono da Sant'Egidio - si è registrata un’impennata della mortalità da calore in tutta la città di Roma. Anche nei quartieri dove il Programma lavora già da diversi anni si è registrato un aumento di mortalità, ma è stato di circa il 50 per cento inferiore rispetto a quello registrato nei quartieri limitrofi del municipio I".

L'Italia ha dunque bisogno di assistenti per gli anziani, ma gli ultimi dati Inps disponibili (benché non in grado di fotografare il grande fenomeno del sommerso) indicano che negli ultimi cinque anni ci sono 145mila badanti in meno. La domanda invece è in crescita, così come l'età media della nostra popolazione. Degli 866.747 collaboratori domestici iscritti all’Inps nel 2016 (27.366 in meno rispetto al 2015), 379.046 sono badanti. In Italia, tra regolari e non, si stima siano circa 840mila. Il 45 per cento ha un contratto di lavoro, il 35 per cento ne è privo pur avendo il permesso di soggiorno e il 20 per cento è irregolare e senza contratto. Il 60 per cento convive con la persona non autosufficiente, il 40 per cento lavora a ore.

Impagliazzo ha anche sottolineato che "gli anziani seguiti dal Programma si ricoverano meno e con minor frequenza degli altri e la riduzione del tasso di ospedalizzazione si può stimare intorno al 10 per cento". Nel complesso, il tasso di ricovero in istituto fra gli anziani seguiti dal Programma è quasi dimezzato (0,6 per cento contro l'1per cento negli altri territori osservati).

In Italia, nella fascia di popolazione con più di 85 anni, il 52,2 per cento sono persone che vivono sole. Il 48,7 per cento delle famiglie composte da persone sole sono anziani di 65 anni e più: tra questi, il 17 per cento ha un’età compresa fra i 65 ed i 74 anni, il 20,7 per cento ha tra i 75 e gli 84 anni, l’11,1 per cento ha più di 85 anni.

Il Programma “Viva gli Anziani!” è nato a Roma nel 2004, come sperimentazione della Comunità di Sant’Egidio e del ministero della Salute, in collaborazione con Roma Capitale, successivamente con Asl Roma 1, Roma 3 e dal 2016 con Enel Cuore, in risposta all’impressionante picco di mortalità osservato nell’estate del 2003, quando morirono in Europa migliaia di anziani, a seguito delle eccezionali ondate di calore. Dal 2004 ha raggiunto circa15.000 anziani. E oggi ne ha in carico 5.120.