Cronaca

Arrestato Abbruzzese, boss latitante della 'ndrangheta

Condannato in appello a 20 anni per traffico di droga, era il capo dell'omonima cosca, egemone nella zona jonica della Calabria. Il procuratore Gratteri: "Venite a denunciare, è l'ora di togliersi questa soffocante cappa criminale"

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REGGIO CALABRIA - Nascosto nel quartiere-fortino del suo clan, si sentiva al sicuro, ma era già pronto a fuggire in Germania. Luigi Abbruzzese, il boss latitante arrestato questa mattina all'alba, a Cassano allo Jonio, nel Cosentino. Ventinove anni, erede predestinato del casato di 'ndrangheta di cui porta il nome, da tempo inserito nell'elenco dei ricercati pericolosi, l'uomo è considerato un "cliente difficile" e un criminale esperto. Per questo gli uomini dello Sco, il Servizio centrale operativo della Polizia, e delle Squadre mobili di Cosenza e Catanzaro hanno preparato il blitz con la massima attenzione.

L'operazione è scattata questa mattina, alle 5,40, a "Timpone rosso", il quartiere roccaforte del clan . Dopo aver circondato la villetta in cui Abbruzzese si nascondeva, di proprietà degli zii della compagna, tutti finiti in manette, i poliziotti hanno fatto irruzione. Il boss ha avuto a stento possibilità di rendersi conto di quanto stesse succedendo ed è stato ammanettato prima che potesse reagire. In casa sono state trovate due pistole con relative munizioni, più un'ingente somma di denaro e un documento falso, probabilmente necessario per tornare in Germania, dove si ritiene che abbia trascorso la latitanza.

"Luigi Abbruzzese non è uno qualunque, ma il capo di Cassano, dove c'è una 'ndrangheta che si interfaccia con quella di Gioia Tauro. Lui poteva intessere rapporti diretti con i trafficanti colombiani, afgani e albanesi", spiega il procuratore capo della Direzione distrettuale antimafia, Nicola Gratteri. "Come tutti i grandi trafficanti internazionali ha girato l'Europa e il Sudamerica, ma ogni tanto deve tornare nel proprio territorio per mostrare il suo potere. Malgrado la giovane età - sottolinea il procuratore - Abbruzzese ha dimostrato di avere lo spessore criminale per poter essere un capo".

Condannato a 20 anni per narcotraffico, latitante da quattro, il ventinovenne era sfuggito all'operazione "Gentleman" che ha rivelato come i clan di Cassano allo Jonio e Corigliano, entrambi nel Cosentino, fossero riusciti ad aprire un canale di importazione di droga da Sudamerica e Albania. A soli 25 anni Luigi Abbruzzese era uno dei principali registi delle operazioni. "Per noi - afferma Gratteri - è stato un sospiro di sollievo arrestarlo e ora aspettiamo che la gente, soprattutto i commercianti, credano di più nello Stato e vengano a denunciare. Questo è il momento giusto per togliersi di dosso questa cappa che è la 'ndrangheta".