Cronaca

Migranti bloccati sulla Diciotti. L'attacco di Saviano: "Sequestro di persona"

Il post di Roberto Saviano 
In un lungo post su Facebook, lo scrittore si rivolge anche al procuratore Carmelo Zuccaro, che per primo indagò sulle Ong che prestano i soccorsi nel Mediterraneo. La nave con i 177 migranti è infatti ferma al porto di Catania: "Le chiedo di intervenire perché, almeno questa volta, è competente a procedere"
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"Sequestro di persona". Per lo scrittore Roberto Saviano, è quello che stanno subendo i 177 migranti bloccati da cinque giorni sulla nave Diciotti della Guardia Costiera in attesa di sapere se, dove e quando potrà sbarcare i profughi.

"La nave Diciotti della Guardia Costiera italiana che per 5 giorni è stata ormeggiata davanti al porto di Pozzallo, ora si è spostata a Catania e non può ancora sbarcare i 177 esseri umani presenti a bordo per ordine del ministero degli Interni (o per lo meno di questo si vanta il Ministro della Mala Vita)", scrive Saviano in lungo post su Facebook. "La legge prevede che un soggetto possa rimanere nella disponibilità della polizia giudiziaria (tale è la guardia costiera) per un termine massimo di 48 ore. Trascorso questo tempo, senza la convalida di un giudice, siamo al cospetto di un sequestro di persona. È vero o no, quanto affermo, Procuratore della Repubblica di Catania, dottor Carmelo Zuccaro? lo chiedo a lei perché, almeno questa volta, è competente a procedere", sottolinea provocatoriamente lo scrittore ricordando che fu proprio la Procura di Catania ad avviare le prime inchieste sulle Ong che soccorrono i migranti.

"Se questa situazione - continua Saviano - fosse effettivamente dovuta ad atti formali del ministero degli Interni (mi permetto di suggerirle di approfondire con attenzione questa circostanza), si saprebbe già sin da ora chi è il mandante di questo sequestro di persona “di Stato”. Ma se nessuno procede, ci troveremo al cospetto di una grave omissione di atti di ufficio che, ledendo il principio di separazione tra i poteri dello Stato, mette l’Italia al di fuori della civiltà giuridica".

 
Lo scrittore chiude il suo intervento ricordando che qualche giorno fa fu attaccato da un giornalista del Corriere della Sera per avere affermato che l'azione del governo è ispirata alla palese violazione della Costituzione, peraltro proprio con riguardo alla inviolabilità della libertà personale. Quindi la pubblicazione dell'articolo 13 della stessa Costituzione, quello che appunto recita che "la libertà personale è inviolabile".