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È morto Douglas Duncan, il grande reporter di guerra che divenne ritrattista di Picasso

David Douglas Duncan mostra una copia di "Picasso & Lump", libro di suoi fotoritratti al genio andaluso (ap)
Famoso per i reportage a Okinawa e durante la guerra di Corea, il fotografo originario di Kansas City fu introdotto al padre del cubismo da Robert Capa. Si è spento nel sud della Francia, dove abitava. Aveva 102 anni
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Leggendario reporter di gurrra, amico di Robert Capa e di Pablo Picasso, con cui lo mise in contatto lo stesso collega, e a cui scattò migliaia di ritratti privati. David Douglas Duncan è scomparso ieri a Castellaras, nel sud della Francia, dove viveva dal 1962, all'età di 102 anni. L'annuncio della scomparsa è stato dato dal suo amico Joel Stratte-McClure al "New York Times".

Duncan è stato uno dei più influenti fotografi del XX secolo grazie al suo lavoro per "Life", al pari di Alfred Eisenstaedt, Margaret Bourke-White e Carl Mydans, altre colonne della rivista americana. Per "Life" come fotografo di guerra ha lavorato in Palestina, Grecia, Turchia, Vietnam, India, Egitto, Marocco e Afghanistan

Su suggerimento del suo nume tutelare, il gigante della fotografia Robert Capa, nel 1956 Duncan si recò nella casa francese di Picasso, a Villa La Californie. Nacque un'amicizia e un sodalizio professionale che durò fino al 1973, anno della morte dell'artista spagnolo. Duncan scattò più di 25.000 fotografie, ritraendo Picasso in tutte le possibili versioni: mentre gioca con i suoi figli, mentre balla, mentre assiste ad una corrida, mentre mangia, mentre riceve i suoi amici e, soprattutto, mentre lavora. E con Picasso girò il mondo.

Nato a Kansas City il 23 gennaio 1916, durante gli studi di archeologia e zoologia marina David Douglas Duncan si dedicò anche all'apprendimento della lingua spagnola, una scelta questa che sarà profetica, soprattutto perchè gli permetterà di comunicare con Pablo Picasso. Durante la Seconda Guerra Mondiale fu reporter nel fronte Sud del Pacifico e i suoi lavori furono pubblicati sulla rivista "National Geographic".

Tra il 1946 e il 1956 fu uno dei più acclamati fotogiornalisti della rivista "Life" e catturò immagini storiche della fine dell'occupazione britannica in India, il boom del petrolio in Arabia Saudita, la guerra civile in Grecia e, in particolare, le guerre in Corea e Vietnam.

Nel 1971 fu il primo fotografo ad esporre con una mostra personale nel Whitney Museum of American Art di New York, dopo aver ricevuto nel 1967 la medaglia d'oro "Robert Capa". I maggiori musei americani ed europei hanno ospitato mostre personali di Duncan.

Al di là dei meriti tecnici, Duncan verrà ricordato per essere stato il primo grande fotoreporter a documentare la sofferenza mentale dei soldati in guerra, in particolare per i conflitti della Corea e del Vietnam.