Economia

Cgil in piazza in cinque città. Camusso: "Ricostruire i fili con Cisl e Uil. Divisi si è più deboli"

Cortei a Roma, Palermo, Torino, Cagliari e Bari dopo lo strappo del sindacato nel confronto con il governo sul tema previdenziale. La segretaria Cgil: "Presto nuova mobilitazione"

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MILANO - La Cgil torna in piazza e lo fa con una manifestazione nazionale organizzata in cinque città: Roma, Torino, Palermo, Bari e Cagliari. Un'occasione per lanciare un segnale forte al governo, dopo lo scontro al tavolo sulla previdenza, con le proposte messe sul tavolo dall'esecutivo  considerate "insufficienti", ma anche alle altre forze sindacali, con cui si è consumato lo strappo. "Bisogna ricostruire i fili" con Cisl e Uil, ha detto la segretaria Susanna Camusso. Anche perché - ha ribadito nel corso del suo intervento finale - "divisi si è più deboli". La leader sindacale ha quindi annunciato una nuova prossima iniziativa: "Continuiamo a lavorare per programmare la prossima mobilitazione generale, che, ve lo posso assicurare, non è lontana nel tempo".

Un intervento, quello della segretaria, che ha toccato molti dei tasti dolenti del confronto con il governo. Dal tema del contratto del pubblico impiego che - ha detto - "vogliamo che si rinnovi non solo che venga annunciato", a quello delle assunzioni pubbliche. Su questo punto - ha sottolineato - sono stati fatti "passi avanti" ma ad esempio "la norma per stabilizzare i precari della ricerca così com’è non va bene".

Camusso ha parlato anche degli ultimi casi di cronaca, come la lavoratrice licenziata da Ikea per non avere rispettato gli orari imposti dall'azienda, impossibili però per lei in quanto madre separata di due figli di cui uno disabile. "Marica ha saputo alzare la testa", ha detto Camusso e riferendosi all'azienda ha aggiunto: "Non ci crediamo che non si possa avere un turno che concili le sue esigenze".

Un passaggio strettamente legato anche al tema dei licenziament.  "L'articolo 18 non è un totem ideologico ma una necessità concreta per evitare divisioni nel mondo del lavoro. Protegge dai licenziamenti ingiustificati e discriminatori sempre più numerosi", ha evidenziato.

"Siamo in piazza perché non c'è l'attenzione che deve essere data al lavoro, perché il governo ha disatteso gli impegni che aveva preso con noi un anno fa sulla previdenza - aveva detto Camusso prima di salire sul palco - perché bisogna dare una svolta anche sulla qualità del lavoro, perché bisogna pensare al futuro di questo Paese, in particolare ai giovani e alle donne, a cui continuano a non venir date risposte".  "Gli impegni disattesi - ha continuato- si riferiscono all'accordo che si fece nel settembre dell'anno scorso con il governo che prevedeva la definizione di norme previdenziali per le lavoratrici, per i giovani; impegni per rivedere una legge profondamente ingiusta".

Pensioni, Camusso: ''Governo ha disatteso impegni presi un anno fa''



La Cgil sarà presente anche all'appuntamento in programma domani che dovrebbe sancire la nascita del polo a sinistra del Pd che aggregherà Sinistra Italiana, Mdp e Possibile e che con ogni probabilità incoronerà Pietro Grasso come candidato. "Siamo state invitate, Cgil, Cisl e Uil. Ovunque noi siamo invitati noi andiamo", ha detto Camusso.

I TEMI DELLA MANIFESTAZIONE
Le rivendicazioni,  si legge nel volantino della manifestazione, erano "bloccare l'innalzamento illimitato dei requisiti per andare in pensione, garantire un lavoro dignitoso e un futuro previdenziale ai giovani, superare la disparita' di genere e riconoscere il lavoro di cura, garantire una maggiore liberta' di scelta ai lavoratori su quando andare in pensione".

E ancora, "favorire l'accesso alla previdenza integrativa" e "garantire un'effettiva rivalutazione delle pensioni". Ma le motivazioni della mobilitazione non si fermano alla previdenza, il sindacato di corso d'Italia chiede anche di "cambiare la legge di bilancio per sostenere lo sviluppo e l'occupazione", di "estendere gli ammortizzatori sociali", di "garantire a tutti il diritto alla salute" e di "rinnovare i contratti pubblici".