Economia

Gas, l'incidente fa raddoppiare i prezzi

Dopo l'incidente al Gas Connect, collegato al gasdotto Tag, che porta in Italia il gas naturale dalla Russia, bloccate per sicurezza le forniture. Una situazione che potrebbe far salire ancora di più i prezzi, cresciuti del 50 per cento nelle ultime settimane con l'improvvisa ondata di gelo

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MILANO - L'incidente al Gas Connect, collegato al gasdotto Tag in Austria, potrebbe avere conseguenze negative per le bollette dei consumatori italiani. L'esplosione avvenuta presso il terminal di Baumgarten, uno dei principali hub del gas dell'europa centrale per il gas che arriva dalla Russia e dalla Norvegia (con una capacità annua di 40 miliardi di metri cubi): subito dopo l'incidente i prezzi sono schizzati fino a crescere del 90 per cento.

Il tutto non poteva arrivare in un momento peggiore. Nelle ultime settimane, l'improvvisa ondata di gelo che ha colpito anche il nostro paese ha fatto salire alle stelle il prezzo della meeria prima sul mercato spot (quello dove si prezzo si fa giorno per giorno). Che è anche il prezzo con cui si calcola, ogni tre mesi, la variazione della tariffe pagate dai consumatori.

Il blocco delle forniture ha fatto scattare un nuovo rialzo dei prezzi, visto che in questi giorni il Tag garantisce forniture fino a 6 milioni di metri cubi all'ora (circa un terzo delle forniture di gas per l'Italia arriva dalla Russia). Già nelle settimane scorse, il gas naturale era salito del 50 per cento a causa dell'aumento della domanda per il freddo intenso, ma anche per la norme di sicurezza che regolano l'utilizzo delle risrve presenti negli stoccaggi italiani. Gli stoccaggi sono enormi depositi sotteranei (spesso si utilizzano giacimenti esausti di metano): per garantire riserve sufficienti per i mesi di freddo più intenso (secondo le medie stagionali sono i mesi di gennaio e febbraio). In pratica, non potendo toccare più di tanto gli stoccaggi, gli operatori hanno aumentato gli acquisti sul mercato del giorno per giorno. Provocando un inevitabile aumento della domanda e quindi dei prezzi.

Una quota del Tag appartiene a Snam (società controllata dal governo italiano), la quale assicura le forniture in Italia. Secondo Snam il blocco delle forniture potrebbe essere di breve durata e "potrebbero riprendere già nella giornata di oggi, se venissero confermate le prime indicazioni sull'assenza di danni alle infrastrutture di trasporto". Lo dice Snam in una nota, dove ricorda che dopo l'incidente in Austria, il "flusso di importazioni di gas dalla Russia è stato temporaneamente interrotto".