Economia

Reddito di cittadinanza, che cos'è e come funziona la proposta M5s

(agf)
Lo strumento di sostegno al reddito esiste in varie forme quasi in tutta Europa. Ecco quali sono requisiti e benefici della misura che vuole introdurre il Movimento 5 Stelle
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MILANO - È stata secondo molti osservatori la carta vincente del Movimento 5 Stelle alle ultime elezioni. Il reddito di cittadinanza è una delle misure cardine del loro programma economico. Un argine contro la povertà secondo i suoi sostenitori, un sussidio a pioggia che non è destinato a risolvere il tema della scarsa occupazione per i suoi detrattori. Il tutto con l'incognita delle coperture, visto che come ha documentato il professor Roberto Perotti su Repubblica, per finanziare l'intervento sarebbero necessari 29 miliardi, più del doppio di quanto ipotizzato dal Movimento 5 Stelle utilizzando una simulazione Istat, 14 miliardi.
Ecco, intanto, quali sono le principali cose da sapere.

CHE COS'E' IL REDDITO DI CITTADINANZA, IN GENERALE
Il reddito di cittadinanza è uno strumento di sostegno economico destinato a chi non ha un lavoro o percepisce stipendi molto bassi. In sostanza si garantisce che nessuno possa scendere sotto una determinata soglia di reddito. Per questo in Europa si parla più facilmente di reddito minimo garantito per distinguerlo dal reddito di cittadinanza, che è invece un contributo universale concesso indipendentemente dal reddito e dalla disponibilità o meno a lavorare. Una sperimentazione di questo strumento è in corso in Finlandia. Il reddito di cittadinanza proposto dal Movimento 5 Stelle è, nei fatti, una forma di reddito minimo garantito. In Europa questo beneficio è presente, in varie forme, in tutti i Paesi ad eccezione di Italia e Grecia. Nel nostro Paese da quest'anno è però in vigore il Rei (reddito di Inclusione), uno strumento di contrasto alla povertà, riservato però a una platea più ristretta di quella della proposta M5s.

LA PROPOSTA M5S, COME FUNZIONA E QUANTI SOLDI
La proposta M5s depositata nella legislatura passata prevede un sostegno economico variabile a seconda della composizione del nucleo familiare e dal reddito già percepito. Nel caso di un cittadino single l'importo può arrivare fino a 780 euro. Nel caso di una coppia con due figli ad esempio di età inferiore ai 14 anni il beneficio sale a 1638 euro, qiualora il reddito familiare sia pari a 0, cioè nessuno dei due abbia un lavoro e guadagni un solo euro. Nel caso il singolo o la famiglia percepisca un reddito, ma inferiore alla soglia di povertà garantita dal reddito di cittadinanza, il sostegno economico coprirebbe la differenza.
A CHI E' RIVOLTO
Possibili beneficiari del provvedimento sono tutti i cittadini italiani maggiorenni. Esclusi quindi gli stranieri, anche se con regolare permesso di soggiorno. Il disegno di legge pentastellato richiede poi per chi ha tra i 18 e i 25 anni il possesso almeno di una qualifica professionale, di un diploma di istruzione secondaria di secondo grado o superiore o la frequenza di un corso di formazione per accedere a questi titoli. Anche i pensionati ne avrebbero diritto, come integrazione rispetto a quanto percepito di pensione fino al raggiungimento delle soglie.

COSA FARE PER MANTENERE IL REDDITO DI CITTADINANZA
Ai possibili beneficari verrà richiesto di iscriversi ai centri per l'impiego - che nel programma dei Cinque Stelle dovrebbero essere potenziati - dimostrando di impiegare almeno due ore al giorno nella ricerca del lavoro. Allo stesso tempo dovranno dare disponibilità a partecipare a progetti gestiti dai comuni di utilità sociale fino a un massimo di otto ore settimanali e a partecipare ai percorsi di formazione eventualmente indicati dai centri per l'impiego. I beneficiari perderanno il sostegno in caso di rifiuto per tre volte di offerte professionali sottoposte loro dagli stessi centri.