Economia

Borse in rosso sulle nuove tensioni commerciali Usa-Cina

Secondo il Wall Street Journal Washington starebbe pensando a nuove restrizioni sul settore tecnologico. Mnuchin smentisce: "Notizie false". Piazza Affari chiude a -2,44%

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MILANO -   Le Borse europee terminano la seduta in forte calo, appesantite ancora una volta dalle nuove tensioni commerciali che si profilano all'orizzonte. Milano cede il 2,44%, Londra arretra del 2,26%, Francoforte del 2,46% e Parigi perde l'1,92%. Secondo il Wall Street Journal il presidente americano Donald Trump starebbe pensando di introdurre nuove restrizioni commerciali nei confronti della Cina,  per impedire alle sue aziende di investire nei settori tecnologici Usa e per bloccare le esportazioni verso Pechino. Ipotesi però smentite dal segretario al Tesoro Mnuchin: "Le storie sulle restrizioni agli investimenti di Bloomberg e del Wall Street Journal sono false. Chi le ha raccontate o non esiste o non conosce la materia molto bene", ha detto.

Il tutto mentre la Cina ha deciso di tagliare le riserve delle banche presso la banca centrale del Paese, liberando così 100 miliardi di dollari destinati all'economia del Paese. I primi a pagare il conto della possibile decisione Usa sono stati i listini asiatici con Tokyo che ha archiviato la seduta in calo dello 0,79%.  Wall Street procede in calo alla chiusura delle contrattazioni in Europa: l Dow Jones cede l'1,45%, mentre il Nasdaq perde il 2,12%.

Sulla sponda valutaria l'euro chiude in rialzo sopra quota 1,16 dollari. La moneta unica viene scambiata a 1,1686 dollari e 128,17 yen. Il successo alle elezioni di  Recep Tayyip Erdogan dà inizialmente un po' di linfa alla lira turca che in mattinata guadagna oltre due punti percentuali sul dollaro e si attesta  0,218 salvo poi azzerare i guadagni nel pomeriggio. Chiusura in rialzo per lo spread. Il differenziale Btp/Bund segna 251 punti contro i 235 della chiusura di venerdì, con il rendimento del titolo decennale italiano sale a 2,8%.
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Pochi gli eventi in agenda. Sul fronte macroeconomico l'indice Ifo, che misura la fiducia delle imprese tedesche, è calato a giugno a 101,8 da 102,3 di maggio, attestandosi al livello più basso da oltre un anno a causa dei timori per l'impatto di una guerra commerciale. Nel pomeriggio  le vendite di case nuove negli Stati Uniti in maggio sono salite del 6,7%a un tasso annualizzato di 689.000 unità. Un dato è superiore alle attese degli analisti, che scommettevano su un aumento dello 0,9%.
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In calo infine il petrolio, con i contratti sul greggio Wti cedono 40 centesimi a 68,18 dollari al barile. In calo più netto il Brent che cede 1,37 dollari al 74,18 dollari al barile. L'oro resta vicino ai minimi da sei mesi: il lingotto cede lo 0,33% e passa di mano a 1.266 dollari l'oncia.
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