Economia

Airbus di Stato, rescisso il contratto di leasing

Lo annuncia su Facebook il ministro della Difesa Elisabetta Trenta, dove parla di un atto dovuto contro l'arroganza di Matteo Renzi

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MILANO - "Oggi mettiamo definitivamente un punto all'arroganza al potere. Oggi chiudiamo la storia dell'Airbus di Matteo Renzi. Ho incaricato gli uffici tecnici di comunicare ad Armaereo la rescissione del contratto". Lo annuncia su Facebook il ministro della Difesa Elisabetta Trenta.

"Oggi si chiude del tutto la storia dell'Airbus di Matteo Renzi, un aereo costato complessivamente 150 milioni di euro in 8 anni. Ma vi rendete conto? 150 milioni di euro: forse il prezzo che Renzi aveva dato al suo smisurato ego... E noi, sia chiaro, con questo atto simbolico abbiamo cercato solo di normalizzare le cose. Il nostro è un semplice tributo alla normalità", aggiunge Elisabetta Trenta nel video pubblicato sulla sua pagina Facebook.
"Si - aggiunge - alla normalità. Da quando sono ministro ho volato spesso a Bruxelles per i vertici Nato e i Consigli affari Esteri dell'Ue. Ho volato a Londra, in Tunisia, in Libia. E nei prossimi giorni sarò anche in Libano, dove l'Italia ha ripreso con orgoglio il comando della missione Unifil. Ecco, in nessuno di questi casi c'è mai stato bisogno di un aereo cosi. Vi assicuro che un aereo di queste dimensioni sarebbe stato destinato a viaggiare sempre vuoto", sottolinea.

La chiusura del contratto, che Alitalia ed Etihad firmarono tre anni per il leasing, era stato annunciato dai ministri Trenta, Toninelli e Di Maio, un contratto tra i più cari al mondo, dopo l'Air Force One dei presidenti Usa. Quattro erano le voci di spesa: il leasing (81 milioni), poi la manutenzione (31 milioni), l'handling (12 milioni) e l'addestramento piloti (quasi 4 milioni), per un costo complessivo che arriverebbe intorno ai 150 milioni in otto anni. Fu immediata la risposta di Renzi su Twitter: "Quando tornano su bufale come "l'aereo di Renzi" significa che sono disperati: quell'aereo non era per me ma per le missioni internazionali delle imprese. Io non ci ho mai messo piede. Di Maio ha scritto un decreto che licenzierà 80mila persone: parli di quello, non delle bufale". E oggi l'ex premier è tornato sul tema con un altro tweet: