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Banche, il M5s prepara una nuova commissione d'inchiesta

Depositato un disegno di legge in Senato per un nuovo organismo bicamerale, che indaghi anche sulle sofferenze e sul loro smaltimento imposto dalla Bce
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MILANO - Il Movimento 5 Stelle chiede che sia istituita una nuova commissione d'inchiesta sulle banche.

Al Senato è stato depositato un disegno di legge a firma di tutti i senatori del gruppo, con l'obiettivo, spiega Gianluigi Paragone, tra i primi firmatari, anche di "monitorare e scandagliare gli Npl, una delle criticità per i piccoli imprenditori, e per capire la genesi di certe sofferenze". Si tratta sempre di "una bicamerale, dovremmo riuscire a calendarizzarla già per metà settembre".

Nel testo a prima firma Patuanelli si inquadra il problema a partire dal fatto che "le banche, custodi dei soldi dei risparmiatori, sono da sempreoggetto di scandali e vicende poco chiare". In nome dell'esigenza di "trasparenza e chiarezza su alcuni fenomeni" e per dare seguito al lavoro della commissione presieduta da Casini, si chiede di riprendere "analiticamente" l'esame della documentazione raccolta dalla vecchia commissione, valutare l'istituzione "di una procura nazionale per i reati bancari e finanziari" sul modello della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo oppure se sia preferibile affidare a queste ultime le indagini anche su questi reati e analizzare le regole sul credito cooperativo degli altri Paesi al fine di estenderle eventualmente alle nostre Bcc.

La commissione, nelle intenzioni del Movimento, dovrà anche verificare "le cause di incompatibilità e di conflitto di interesse" per vertici e dirigenti di Banca d'Italia, Consob, Ivass e Covip e approfondire appunto il tema delle sofferenze bancarie, comprese le indicazioni e l'operato della Bce nei confronti dei cda delle banche su questo tema.

Nel testo del ddl, che dovrà superare il vaglio del Parlamento e quindi potrebbe essere modificato, si prevede che la durata della commissione sia legata alla legislatura e che ogni anno vada presentata una relazione al Parlamento. La composizione ricalca quella della commissione istituita alla fine della scorsa legislatura ma ha compiti parzialmente diversi e in sostanza più ampi. Ben quattordici gli ambiti di indagine evidenziati (fino alla lettera P), dalla valutazione di una superprocura per i reati finanziari all'analisi dell'operato della Bce e delle indicazioni di dismissione dei crediti deteriorati. O ancora, dai tassi di usura all'analisi dei rischi per le finanze pubbliche legati ai derivati di Stato, nonché la valutazione dell'attività di vigilanza e l'efficacia delle norme per prevenire i dissesti bancari.