Economia

PERSONAGGIO

Il giallo della successione per una poltrona scomoda

1 minuti di lettura
<p>[ IL CASO] Succedere a un personaggio leggendario non è mai facile, ma questa volta tutti i tasselli sembravano faticosamente andati a posto: il nome del nuovo capo vendite di Airbus era destinato ad essere dal 1° gennaio prossimo quello di Kiran Rao, un solido professionista di 54 anni, nato in India ma britannico di cittadinanza e formazione, che dal 2004 è il numero due di Leahy. Sembrava il candidato ideale con la sua vasta esperienza internazionale, dal comitato esecutivo di AviChina al management di British Aerospace prima di entrare nel 1996 in Airbus quale marketing manager (poi la promozione a vice di Leahy). Macché: a pochi giorni dal traguardo, per motivi misteriosi, Rao, che pure aveva inizialmente accettato, si è improvvisamente tirato indietro senza voler dare nessuna spiegazione neanche alla Reuters che ha freddamente riportato la notizia. E così per Leahy stesso e per le torme di head hunter mobilitate si è aperto un problema imprevisto e urgente. Che lui, Leahy, voglia chiudere la sua esperienza (a 67 anni è già due anni oltre l’età regolare di pensione), è fuor di dubbio. Tra l’altro era già stato comunicato alle autorità di Borsa di tutta Europa (oggi il capitale di Airbus dopo infinite trasformazioni è per il 73,6% flottante sul mercato, per l’11,1% in mano alla holding pubblica francese Sogepa, per un altro 11,1 a quella tedesca Gzbv e per il 4,2 alla spagnola Sepi). Insomma un piccolo giallo che conclude una carriera che era già stata così tanto avventurosa che di recente il produttore Harvey Weinstein aveva detto di voler trarre un film dalla sua vita e aveva indicato Harrison Ford come l’attore giusto. Weinstein è stato travolto dal noto scandalo, ma l’idea di portare sullo schermo un’esistenza come quella di Leahy non è certo tramontata. Sembra fatta apposta. </p>