Economia

Enel-Iberdrola, la guerra in Brasile si sposta davanti alla Ue

Sale il livello dello scontro per il controllo di Eletropaulo. Dopo i nuovi rilanci, con il gruppo italiano arrivato a 1,3 miliardi e gli spagnoli saliti a 32,1 reais per azione, Iberdrola scrive a Bruxelles accusando Enel di concorrenza sleale in quanto "controllata" dallo Stato

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MILANO - Sale il livello dello scontro tra Enel e Iberdrola per il controllo del gruppo brasiliano Eletropaulo, per il quale è in corso una gara di rilanci tra le due utility. Con una iniziativa senza precedenti, il gruppo spagnolo ha inviato una lettera alla commissione europea in cui accusa Enel di concorrenza sleale. Nella lettera, Iberdrola arriva ad affermare che Enel "non opera secondo criteri di mercato e sta adottando decisioni prive di qualsiasi tipo di business o logica economica". C'è di più: l'attacco non riguarda solo la società guidata da Francesco Starace, ma arriva direttamente al governo italiano: per Iberdrola, la posizione di vantaggio competitivo "illegale" deriverebbe dal fatto che Enel ha como azionista di controllo lo Stato e che questo le permetterebbe di avere "un accesso più economico e più facile ai mercati dei capitali". Di conseguenza, sarebbe avvantaggiato anche nella gara in corso in Brasile. Iberdrola "sta valutando attentamente le azioni legali per assicurarsi che la commissione Ue valuti attentamente se Enel e lo stato italiano rispettino le regole di concorrenza applicabili alle aziende statali o controllate dallo stato".

Quasi monopolista. L'esistenza della lettera inviata alla Ue è stata rivelata dal quotidiano spagnolo Expansion. Iberdrola dichiara che i due gruppi sono concorrenti in molti mercati europei e internazionali ma "che non può competere in condizioni di parità con Enel perchè la società  trae vantaggio dalla sua posizione di entità statale e "quasi monopolistica". Secondo Iberdrola, ciò garantisce a Enel "un accesso più economico e più facile ai mercati dei capitali" consentendogli di competere in condizioni privilegiate rispetto ai suoi concorrenti. Si può intuire il peso "politico" di una simile iniziativa: ci sono mercati elettrici in Europa molto più chiusi dell'Italia, Francia e Germania su tutti. In Francia, il caso di Edf è emblematico: il mercato non si è aparta alla concolrrenza e l'Eliseo ha il 75% del capitale dell'utility, mentre il tesoro in Italia è già sceso sotto il 30% di Enel. In Germania è stata appena decisa la fusione tra E.on (privata) e Rwe (pubblica) per difendere le posizioni delle utility tedesche.

Da parte sua Enel, ha risposto con un nota della controllata brasiliana in cui sostiene che le accuse mosse da Iberdrola siano "prive di fondamento" e "poco chiare". In cui si confondono le politiche energetiche in Europa con quello che sta accadendo in Brasile. "Con un solo obiettivo apparente - si legge nel testo prevenire una concorrenza leale per Eletropaulo subito dopo che il Consiglio di Amministrazione della società ha deciso di non procedere ad un aumento di capitale che avrebbe assicurato un vantaggio competitivo unico per Neoenergia, una società interamente controllata da Iberdrola".

Dalla Spagna al Sud America. Va detto che i due gruppi sono grandi rivali sia in Europa sia al di là dell'Atlantico. In Spagna sono i due leader di mercato (Enel attraverso Endesa) e in Sud America sono in assoluto le due utility che stanno crescendo di più, in particolare nelle rinnovabili e nella gestione delle reti. Al momento, il gruppo italiano è in posizione di vantaggio, ma gli spagnoli stanno cercando di recuperare posizioni. Non a caso, nella lettera ai commissari europei Iberdrola sottolinea anche come Enel starebbe cercando "di influenzare il board di eletropaulo e i regolatori brasiliani enfatizzando la sua capacità finanziaria di migliorare ogni offerta rispetto ad altri operatori privati con dichiarazioni di stampa completamente ingiuste".

Guerra di rilanci. Scontro politico a parte prosegue il braccio di ferro finanziario. Negli ultime ore, ci sono stati ben tre rilanci. La controllata brasiliana Enel Brasil Investimentos Sudeste ha migliorato due volte i termini della sua Opv per l'acquisto dell'intero capitale di Eletropaulo lanciata lo scorso 17 aprile: da 28,0 a 32,0 reais brasiliani per azione e poi a 32,2 reais. L'investimento complessivo atteso ammonta quindi fino ad un massimo di oltre 5,4 miliardi di reais brasiliani, pari a circa 1,3 miliardi di euro al cambio corrente. Nel mezzo, Iberdrola, attraverso Neoenergia, "ha aumentato il prezzo a 32,10 reais" dai precedenti 29,40 reais rilanciati all'inizio di questa settimana.

L'asta finale. Eletropaulo, società di distribuzione di energia con oltre 7 milioni di clienti e una popolazione servita di oltre 20 milioni di persone nell'area metropolitana di San Paolo, è considerata una delle principlai società del settore in Brasile. Sia Enel che Iberdrola, aggiudicandosene il controllo, farebbero dello stato sudamericano il loro secono mercato principla, rispettivamente dopo l'Italia e la Spagna. La particolarità delle regole, prevede un'asta finale il 18 maggio, in cui si terrà una sessione definitiva di rilanci.

Garantito l'aumento. Comunque "per agevolare la decisione di Eletropaulo e consapevole della preoccupazione di tale società di essere effettivamente in grado in un secondo momento di acquisire mezzi finanziari, Enel Sudeste si è impegnata a sottoscrivere un successivo aumento di capitale della stessa Eletropaulo, per almeno il medesimo ammontare (1,5 miliardi di reais brasiliani, equivalenti a circa 355 milioni di euro al cambio corrente), sia nel caso in cui la propria offerta prevalga sulle altre sia nell'eventualità in cui nessuna delle offerte pubbliche lanciate su Eletropaulo abbia esito positivo, come già annunciato al mercato gli scorsi 19 aprile e 23 aprile".