Economia

Non c'è accordo fra Lega e M5S, rinviate le nomine per la Cassa depositi e prestiti

Cancellata l'assemblea perché tra i due partiti di governo non c'è stato accordo: salta ancora il ticket Scannapieco-Palermo. I soci si riconvocano per il 24 luglio. Conte: "Ci stiamo riflettendo bene per non sbagliare". Giorgetti (Lega): "C'è da lavorare". Di Maio: "Stiamo cercando i migliori"

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MILANO -  Si è rivelato irremovibile il no di Lega e M5s alla nomina di Dario Scannapieco, vicepresidente di Bei, ad amministratore delegato di Cassa depositi e prestiti. Oggi dunque c'è stata una nuova fumata nera per il rinnovo dei vertici della Cdp. La prossima riunione dell'assemblea è stata fissata per il 24 luglio.

Il nome di Scannapieco, inizialmente non sgradito a M5s, sarebbe promosso dalle Fondazioni e soprattutto caldeggiato dal ministro dell'Economia Giovanni Tria. Ora i due partner della maggioranza hanno deciso di convergere su un altro nome, vista la contrarietà della Lega a Scannapieco, e in queste ore tengono il punto. Per queste ragioni prosegue un confronto che non sarebbe privo di tensioni con il Mef (diretto azionista di Cdp).

"Il problema non è se ci sono divergenze sulle nomine: la Cdp è uno strumento chiave per la politica nazionale ha un rilievo strategico e quindi vogliamo meditare bene. Ci stiamo riflettendo bene per non sbagliare", ha però precisato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. "Per Cdp stiamo cercando i migliori, ci stiamo lavorando", ha detto dal canto suo il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio. In mattinata il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, aveva confermato l'assenza di accordo sulle nomine dei vertici Cdp. "Appunto, c'è da lavorare", ha risposto ai cronisti che lo hanno interpellato al riguardo.