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Italia e Moldavia, un matrimonio che si consuma a tavola

 Le due nazioni sono molto più unite di quanto non sembri e l’agrifood gioca un ruolo importante

di ALESSANDRA FAVARO
“L’embargo russo nel 2014 ha rafforzato l’interesse della Moldavia verso il territorio europeo e la Cina. Ma per sedurre un mercato già maturo, era necessario accrescere la qualità dei prodotti”: parla Valeria Biagiotti, ambasciatrice italiana in Moldavia, a margine del recente Unwto Wine Tourism Conference a Chisinau.

Un cambio di rotta che ha spinto in Europa dell’Est imprese, sommelier ed enologi italiani, ma anche francesi e spagnoli come consulenti di case produttrici di vino, mentre architetti e designer italiani mettono la firma sui progetti di restyling per i resort di domani. L’Italia è tra i principali partner in terra moldava e il quinto investitore in agricoltura: lo ha confermato la diplomatica: “Sono circa 1600 le aziende con titolari italiani in Moldavia, tra attive (circa 600) e dormienti. I settori principali: agroalimentare e automazione industriale, componentistica meccanica, elettronica, calzaturiero”. C’è poi l’export dei saperi, anche nel campo del wine & food: esperti e macchine industriali made in Italy aumentano la presenza in aziende e cantine moldave che vogliono produrre prodotti di qualità. Così il vetro per le bottiglie di pregio alla cantina Purcari è di Vetreria Etrusca, e le macchine per l’imbottigliamento dei vini sono made in Canelli o Modena.

Infine, l’esportazione delle competenze “Di recente diversi moldavi rientrati in patria dopo anni passati in Italia hanno provato a ricreare alcune produzioni, come la mozzarella” conclude l’ambasciatrice.

L’Italia durante il congresso ha partecipato con relatori e con Alessandra Priante, capo ufficio relazioni internazionali al Mipaaf, che ha ufficialmente avanzato la candidatura italiana per ospitare uno dei prossimi convegni di Unwto nell’ambito food o wine. “È vero che la Moldavia è un paese piccolo però è anche vero che può essere un esempio da seguire - riflette Priante -  il mio impegno accanto al ministro Gian Marco Centinaio sarà anche quello stimolare sempre di più le regioni ma anche  Eni a essere presenti a queste piattaforme.

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