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Las Vegas, strage al festival country. Cosa si sa al momento

(ap)
Il più grave omicidio di massa nella storia degli Usa dopo l'11 Settembre: 59 morti e 527 feriti. Pioggia di proiettili sulla folla del Route 91 Harvest Music Festival. A sparare, dal 32 piano del Mandala Bay Hotel, un pensionato 62enne e incensurato, Stephen Paddock. Per l'Isis un suo "soldato, convertitosi mesi fa". Per l'Fbi, nessun collegamento con il terrorismo internazionale
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• LAS VEGAS, STRAGE AL FESTIVAL COUNTRY
Domenica sera, da una finestra al 32mo piano del Mandalay Bay Hotel and Casino di Las Vegas, un uomo ha fatto fuoco con armi automatiche sulle circa 22mila persone che assiepavano lo slargo sottostante in cui era in svolgimento la terza e ultima serata del Route 91 Harvest Festival, sul palco l'artista Jason Aldean. Il bilancio al momento è di 59 morti e 527 feriti. Il killer si è suicidato prima di essere raggiunto dagli agenti della Swat.

• L'ASSASSINO
L'uomo che ha sparato è stato identificato in Stephen Paddock, 64 anni. Pensionato, a carico di Paddock non risulta alcun precedente penale nei registri del Nevada, dove viveva. Paddock era proprietario di una casa a Mesquite, cittadina lungo il confine con l'Arizona, dove viveva con una donna di 62 anni. La signora è considerata al momento "person of interest", ma non coinvolta nella sparatoria perché domenica sera risultava fuori degli Usa. Al suo ritorno, sarà interrogata dagli inquirenti.

• IL PIU' GRAVE OMICIDIO DI MASSA DOPO L'11 SETTEMBRE
La strage al Route 91 Harvest Festival è la più sanguinosa nella storia degli Stati Uniti dopo l'11 Settembre, la più grave per armi da fuoco. Il triste primato apparteneva in precedenza al massacro in un gay club di Orlando, in Florida, dello scorso anno, in cui persero la vita 49 persone, freddate da un cittadino statunitense di origini somale, poi ucciso dalle forze dell'ordine. A seguire, l'attacco al campus del Virginia Tech di Blacksburg, Virginia, nel 2007, in cui uno studente 23enne di origini coreane uccise 32 persone prima di suicidarsi.

• LA PRIMA VITTIMA IDENTIFICATA
E' Sonny Melton, 29 anni, infermiere originario del Tennessee. Circa un anno fa aveva sposato sua moglie Heather, ortopedico. La donna ha raccontato ai media che Sonny le ha salvato la vita: "Mi ha afferrato da dietro e ha iniziato a correre, quando ho sentito che era stato colpito alla schiena. Ha salvato la mia vita e ha perso la sua".

• IL MOVENTE
Ufficialmente, la strage di Las Vegas non ha ancora un movente. Attraverso l'agenzia di stampa "fiancheggiatrice" Amaq, lo Stato Islamico ha rivendicato l'accaduto con un comunicato piuttosto generico e privo di prove, in cui si afferma che Paddock era un suo "soldato" convertitosi all'Islam alcuni mesi fa. Secondo l'Fbi, nella persona dell'agente speciale incaricato a Las Vegas, Aaron Rouse, Stephen Paddock non aveva alcun collegamento con organizzazioni terroristiche internazionali. Per la Cia ha parlato il portavoce Jonathan Liu: le agenzie di intelligence sono consapevoli della rivendicazione dell'Isis ma "bisogna usare cautela e non saltare alle conclusioni prima che i fatti siano stati accertati".

• LE MODALITA' E LE ARMI
Secondo gli inquirenti, Paddock ha agito da solo. L'uomo ha preso una camera al Mandalay Bay Hotel and Casino il 28 settembre. Sempre da solo, ha affermato lo sceriffo di Las Vegas Joe Lombardo, ha trasportato le armi. Uno degli interrogativi è come mai nessuno, della security o degli addetti alle pulizie, abbia notato un tale arsenale in quattro giorni. In passato, l'uomo aveva acquistato delle armi, alcune delle quali in California, ma nessuna di queste figura tra quelle ritrovate nella sua camera al Mandalay Bay. Per ora gli investigatori credono che le armi siano state acquistate legalmente. Il sospetto, basato sulle prime informazioni, è che alcune di quelle usate per la strage, tra cui una calibro 223 e una calibro 308, siano state alterate per funzionare come armi automatiche. Con sé, Paddock aveva anche un attrezzo simile a un martello per rompere le finestre della stanza d'albergo da cui avrebbe sparato sulla folla.

• DICIANNOVE FUCILI IN ALBERGO
Il killer di Las Vegas aveva nella sua camera d'albergo 23 armi da fuoco, tra le quali due fucili sistemati su treppiedi alla finestra. Aveva anche centinaia di munizioni. Nella sua auto trovato nitrato di ammonio, sostanza utilizzata per produrre esplosivi. E nella sua abitazione sono state trovate altre 19 armi da fuoco, oltre a esplosivi e munizioni.