Esteri

Siria, catturati presunti mercenari russi: l'imbarazzo di Mosca

Fermo immagine traatto dal video diffuso dall'Isis sui due presunti mercenari russi 
Nel video diffuso dall'Isis si vedono due uomini seduti che indossano il tipico vestito arabodi colore grigio. Uno dei due ha le manette ai polsi, mentre il secondo con le mani libere ha vistose contusioni sul viso. Sarebbero due mercenari russi
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MOSCA - Due presunti mercenari russi sono stati catturati dall’Isis in Siria presso la città di Deir Ez Zor, ma Mosca continua a prenderne le distanze. Il ministro della Difesa ha negato che i due uomini “facessero parte dell’esercito”, mentre il ministero degli Esteri ha detto che le agenzie “stanno lavorando per confermare le identità, il luogo e le circostanze del sequestro”. Infine il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, ha detto che la Russia si “occuperà del caso” se mai verrà confermato che i due sono veramente cittadini russi.

L’agenzia di stampa dell’Isis “Amaq” martedì sera ha diffuso un video rivendicando di aver catturato due russi nel villaggio Shalo nella provincia di Deir Ez Zor nell’Est della Siria. Il video mostra due uomini feriti e ammanettati. Uno dei due, parlando in russo, si presenta come Roman Vasilievich Zabolotny della regione di Rostov e presenta l’uomo seduto al suo fianco come Grigorij Mikhailovich Surkanov del distretto di Domodedovskij. Secondo la ricostruzione del Conflict Intelligence Team (Cit), si tratterebbe di due mercenari del cosiddetto “Gruppo Wagner”, un presunto esercito privato dispiegato da Mosca sui fronti caldi, in Medio Oriente ed Est Ucraina, per tenere basso il numero di perdite ufficiali tra le forze regolari.

Zobotny inoltre farebbe parte del gruppo “Aksayska yurta”, un’organizzazione di cosacchi, ossia formazione paramilitare regolata da leggi speciali in Russia. Lo confermerebbero le foto sul suo profilo VKontakte (il Facebook russo). Lo scorso 8 aprile, insieme ad altri cosacchi, avrebbe tentato di fermare l’apertura dell’ufficio della campagna elettorale di Aleksej Navalnyj nella città di Rostov sul Don. Interpellato da “Radio Free Europe/Radio Liberty”, il fratello di Grigorij Surkanov, Roman, ha invece confermato che Roman farebbe davvero parte del gruppo Wagner aggiungendo che era già stato in Siria nel 2012 e nel 2013.

Wagner sarebbe il nome di battaglia di Dmitrij Utkin, ex funzionario militare e fondatore della compagnia legata anche a Evgenij Prigozhin, ristoratore così vicino al leader del Cremlino da essere soprannominato “il cuoco di Putin”. Ad addestrare i mercenari sarebbe stato lo stesso Gru, il servizio d’intelligente militare. E secondo "Rbk", l’uso dei mercenari sarebbe costato alla Russia circa 145 milioni di euro dall’ottobre 2015 all’agosto 2016. Quanto basta per mettere in imbarazzo il Cremlino.