LONDRA - Il ministro britannico della Difesa, Michael Fallon, si è dimesso dopo le accuse di molestie sessuali e comportamenti impropri che lo hanno toccato insieme ad altri esponenti conservatori e membri del governo di Theresa May.
"Negli ultimi giorni sono emerse accuse di molestie sessuali da parte di parlamentari - si legge nella lettera di dimissioni di Fallon - comprese alcune accuse sulla mia condotta in passato. Molte di queste sono false, ma ammetto che in passato mi sono comportato al di sotto degli alti standard richiesti alle Forze Armate che ho l'onore di rappresentare".
Il ministro aveva ammesso di avere "ripetutamente toccato" le ginocchia di una giornalista, Julia Hartley-Brewer, durante un congresso dei Tories nel 2002 e aveva affidato le proprie scuse a un portavoce: "L'incidente risale a quindici anni fa e entrambi lo considerano chiuso".
Il nome di Fallon era emerso dalla cosiddetta "lista della vergogna", un elenco contenente i nomi di 36 deputati conservatori, fra cui ministri e sottosegretari, che avrebbero avuto un "comportamento inappropriato con assistenti donne" o con "assistenti maschi" o sarebbero stati "perennemente" ubriachi.
A compilare l'elenco sono stati le assistenti e gli assistenti parlamentari dei Tories, stanchi di subire in silenzio.
"Negli ultimi giorni sono emerse accuse di molestie sessuali da parte di parlamentari - si legge nella lettera di dimissioni di Fallon - comprese alcune accuse sulla mia condotta in passato. Molte di queste sono false, ma ammetto che in passato mi sono comportato al di sotto degli alti standard richiesti alle Forze Armate che ho l'onore di rappresentare".
Il ministro aveva ammesso di avere "ripetutamente toccato" le ginocchia di una giornalista, Julia Hartley-Brewer, durante un congresso dei Tories nel 2002 e aveva affidato le proprie scuse a un portavoce: "L'incidente risale a quindici anni fa e entrambi lo considerano chiuso".
Il nome di Fallon era emerso dalla cosiddetta "lista della vergogna", un elenco contenente i nomi di 36 deputati conservatori, fra cui ministri e sottosegretari, che avrebbero avuto un "comportamento inappropriato con assistenti donne" o con "assistenti maschi" o sarebbero stati "perennemente" ubriachi.
A compilare l'elenco sono stati le assistenti e gli assistenti parlamentari dei Tories, stanchi di subire in silenzio.