Esteri

Ultim'ora

“Sono stato investito”, poi muore. Travolto e ucciso da un'auto pirata nel Piacentino

Trump: scontro con servizi segreti Usa: "Putin è sincero". La replica: "Si vergogni"

Donald Trump durante il suo viaggio in Vietnam (reuters)
Nuovo capitolo tra il presidente e l'intelligence sulle ingerenze russe su voto americano e su chi contesta i suoi rapporti con la Russia. E a proposito di Kim Jong -un dice: "Mi ha offeso. Mi chiama vecchio, io non gli direi mai che è basso e grasso". E annuncia sanzioni da Cina.
2 minuti di lettura
L'ultima tappa del viaggio ha coinciso con l'ennesima polemica. Il protagonista è sempre il presidente americano Donald Trump, che, nel corso della visita in Vietnam ha ribadito di aver sempre avuto fiducia in Putin e che sul voto americano che lo ha portato alla Casa Bianca, non ci sono state ingerenze russe. Opinioni lette come ulteriore schiaffo ai servizi segreti Usa. E immediata è arrivata, da New York, la replica dell'ex direttore della Cia, John Brennan, che ha usato toni durissimi nei confronti del presidente: "Dovrebbe vergognarsi per aver attaccato i propri servizi di intelligence" che, lo scorso gennaio,avevano accusato la Russia di aver interferito nelle elezioni americane. Trump, ieri aveva accusato Brennan di essere un "venduto", accusa che l'ex capo della Cia ha detto di "considerare un onore, vista la fonte di tale critica". "E' sconcertante che il presidente Trump non abbia richiamato il presidente russo Putin per aver interferito sulle elezioni Usa", ha replicato Clapper intervistato dalla Cnn, sottolineando come "Putin è impegnato a minare il nostro sistema, la nostra democrazia e l'intero processo che fa funzionare il nostro Paese". "Cercare di dipingere Putin in un'altra maniera è sorprendente e mette il nostro Paese a rischio", ha proseguito Clapper.Che ha poi rincarato la dose: "Per qualche ragione il presidente Trump appare intimidito da Putin, impaurito da quello che potrebbe dire o che potrebbe venir fuori sulle indagini" del Russiagate. Sottolineando come le parole del tycoon "dimostrano al presidente russo che può essere condizionato se ci si appella al suo ego e si punta sulle sue insicurezze. Questo è molto, molto inquietante, un pericolo per la sicurezza nazionale"

C'è poi il capitolo Kim Jong - un. Nel corso della lunga trasferta in Asia, Donald Trump ha anche annunciato che la Cina è pronta ad attuare nuove sanzioni contro Pyongyang: "Pechino - afferma il presidente Usa - vuole la denuclearizzazione della Corea del Nord". Ma l'inquilino della Casa Bianca ne approfitta anche per levarsi qualche sassolino insinuato dalle parole del dittatore Kim Jong-un. "Mi ha offeso chiamandomi vecchio, io non gli direi mai che è basso e grasso", twitta The Donald. E aggiunge sibillino: "Vedo molto difficile che possa essere mio amico, ma forse un giorno succederà!"

Corea del Nord, l'accusa di Pyongyang: "Trump è un guerrafondaio"

Nei commenti che seguono il vertice vertice Apec (Asia-Pacific Economic Cooperation), dove Trump e Putin si sono scambiati una stretta di mano e hanno firmato una dichiarazione congiunta sulla Siria, il presidente Usa lancia dardi anche contro coloro che, in patria, contestano i suoi rapporti contro la Russia. Li definisce "hater" e "stolti" e accusa in particolare i democratici di sabotare i rapporti tra i due Paesi. Parlando ai giornalisti a bordo dell'Air Force One diretto ad Hanoi, Trump ha detto che il presidente russo Vladimir Putin ha smentito l'esistenza di un Russiagate ribadendo "con forza", a margine del vertice economico in Vietnam, che Mosca non ha interferito nelle elezioni statunitensi del 2016: "Ogni volta che mi vede mi ripete: non l'abbiamo fatto. E io credo che se lo dice, è davvero così", ha affermato il presidente Usa.

Sulla questione delle interferenze russe Trump ha confermato il suo appoggio all'intelligence Usa: "Sul fatto che ci creda o no, sto con le nostre agenzie. Per come sono guidate attualmente, da persone distinte, credo molto in loro".