Esteri

Miss Iraq con Miss Israele: bufera sul selfie delle due reginette

La foto postata sui rispettivi account Instagram delle due finaliste di Miss Universo, una ebrea e l'altra musulmana, ha sollevato furiose critiche: "quello scatto è offensivo". "Lo abbiamo fatto per la pace"

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La diplomazia delle Miss che non piace al popolo della Rete. Bufera dopo il selfie che due splendide ragazze - la modella irachena Sarah Idan, che rappresenta il suo paese per la prima volta in 45 anni, e l'israeliana Adar Gandelsman -  hanno scattato durante le eliminatorie di Miss Universo, il celebre concorso di bellezza il cui format fino al 2015 apparteneva a Donald Trump e che quest'anno si tiene a Las Vegas.

Sotto lo scatto, le due reginette sorridenti e con le fasce dei paesi ben in vista avevano scritto "peace and love", pace e amore. Apriti cielo: nonostante un altissimo numero di like e condivisioni, in molti hanno protestato. "Questa immagine è offensiva" hanno scritto in molti ricordando come Gandelsman, 19 anni, sta ultimando il servizio militare all'interno dell'esercito israeliano e dunque è "reginetta, sì, ma di occupazione e brutalità".

Le critiche sono state talmente tante che la giovane irachena, che ha 27 anni, ha dovuto prendere le distanze, raccontando che ad avvicinarsi proponendo il selfie è stata proprio Miss Israele: "Mi ha detto di volerlo fare per la pace fra i nostri due popoli". Idan si è a quel punto scusata: "Non volevo offendere nessuno. Nè interferire su una questione delicata come quella palestinese".

Non è la prima volta che esplode un caso del genere. Già nel 2015 Miss Libano Saly Greige aveva dovuto far fronte a critiche e minacce per essersi lasciata fotografare insieme all'allora Miss Israele Doron Matalon, che aveva postato un selfie dove oltre alla reginetta libanese c'erano anche Miss Slovenia e Miss Giappone. Greige fu costretta a giustificarsi sostenendo che Matalon l'aveva inseguita per giorni, cercando a tutti i costi lo scatto "pacifista".

Buona fede o fame di pubblicità? Di sicuro, diversamente dalla collega libanese Sarah Idan non vive in Iraq ma negli Stati Uniti: e dunque probabilmente non dovrà giustificarsi ulteriormente per il selfie con l'amica-rivale.